La possibilità di utilizzare Windows su dispositivi iOS come l’iPad ha fatto un notevole passo avanti grazie alla magia dell’emulazione. Con il cambiamento della normativa europea che permette ad Apple di supportare alternative agli app store, risulta più semplice installare questo software sui dispositivi. Sebbene le prestazioni siano migliorate con l’hardware moderno di iOS, Windows non riesce ancora a competere con un tablet Windows dedicato.
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La rivoluzione dell’emulazione su dispositivi iOS
Chi non è mai stato affascinato dalla possibilità di eseguire software familiare su hardware inaspettato? Nel panorama degli smartphone, un esempio emblematico è l’HTC HD2, che ha supportato Windows Mobile ma è stato utilizzato da appassionati per eseguire tutto, da Windows Phone 7 ad Android 7.0 Nougat. Analogamente, si sono viste varie iniziative per portare una versione completa di Windows su dispositivi non-PC, come il recente hack per il Pixel Watch. Ora, finalmente, ci troviamo di fronte a una nuova soluzione più semplice per far partire Windows 11 su un iPad.
In passato, abbiamo esplorato la possibilità di far funzionare Windows 11 su un iPad Air con chip M1, ma lo abbiamo trovato estremamente difficile e le prestazioni erano deludenti. A distanza di due anni, i progressi tecnici promettono un metodo meno complicato e più accessibile, almeno per alcuni utenti iPad. Ora, grazie a NTDEV, si assiste a un nuovo tentativo di far funzionare Windows 11 per ARM su un iPad Air M2, sfruttando l’emulatore UTM e una versione personalizzata di Windows, chiamata Tiny 11, per eliminare il superfluo.
Apple e il supporto agli app store alternativi in Europa
La novità più rilevante consiste nel supporto, sebbene riluttante, di Apple per gli app store alternativi nell’Unione Europea, ora obbligatorio. Grazie a questo cambio, i proprietari di iPad in Europa possono accedere con maggiore facilità all’UTM, un passo cruciale per l’emulazione di Windows. NTDEV ha utilizzato l’AltStore, che ha già reso possibile l’accesso alla prima app “ufficiale” per adulti sull’iPhone, facilitando così l’accesso a strumenti per l’emulazione.
Nonostante gli sviluppatori affermino che Windows 11 funzioni “abbastanza bene” nell’emulazione ARM, va detto che senza un adeguato supporto alla virtualizzazione, non si potrà mai ottenere una prestazione comparabile a quella di un tablet Windows autentico o alla stessa esperienza dell’iOS su iPad. Il divario prestazionale rimane significativo.
La comunità degli utenti e le prospettive future
Il fattore novità di questa iniziativa è innegabile. Con una soglia d’ingresso ora più bassa, ci si aspetta un aumento delle esperienze di utenti iPad che tenteranno di far funzionare Windows sui loro dispositivi, se non altro per bragare di averlo fatto. Far girare un sistema operativo così noto su un dispositivo Apple rappresenta una sfida affascinante per appassionati e sviluppatori.
La comunità di appassionati di tecnologia sarà probabilmente attenta a questi sviluppi, in attesa di scoprire quali altre soluzioni emergano con la continua evoluzione della tecnologia e dell’emulazione. Il mondo dell’informatica è sempre in movimento, e ciò che oggi sembra impossibile potrebbe diventare comune in breve tempo. Con i continui miglioramenti e le innovazioni, i limiti tra i vari sistemi operativi si fanno sempre più labili, e questa tendenza non può che suscitare interesse nel lungo termine.