Le recenti decisioni della Commissione Europea hanno portato alla luce importanti sanzioni contro due giganti della tecnologia: Apple e Meta. Queste multinazionali sono state multate per oltre 700 milioni di euro a causa di violazioni della Digital Markets Act , una normativa pensata per promuovere la concorrenza nel mercato digitale europeo. Le sanzioni inflitte e le pratiche che hanno portato a tale decisione offrono uno spaccato interessante sulle sfide attuali del settore tecnologico e sulle nuove regole imposte da Bruxelles.
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Le violazioni di Apple: una multa da 500 milioni
Apple è stata multata per 500 milioni di euro, circa 570 milioni di dollari, per non aver rispettato le regole antitrust della DMA. La Commissione Europea ha stabilito che le pratiche di “anti-steering” all’interno del suo App Store impediscono agli sviluppatori di promuovere alternative di pagamento o canali di distribuzione differenti. Queste restrizioni limitano notevolmente le possibilità dei consumatori di accedere a tariffe più competitive o a modi alternativi di sottoscrizione. Secondo una relazione interna di Apple, l’adeguamento alle normative della DMA potrebbe mettere a rischio gli utenti e gli sviluppatori, pertanto l’azienda ha chiesto alla Commissione Europea di poter adottare altre misure per proteggere la propria utenza.
Nel contesto della DMA, le aziende designate come “gatekeepers” — tra cui Apple stessa, Meta, Alphabet e Amazon — devono attenersi a regolamenti rigorosi per evitare comportamenti anticoncorrenziali. I trasgressori rischiano sanzioni che possono arrivare fino al 10% dei ricavi globali annuali, con punizioni maggiori per infrazioni ripetute. Apple, già nota per le sue controversie relative alle politiche di App Store, si trova nuovamente a fare i conti con la regolamentazione europea.
Meta sotto esame: una multa di 200 milioni
Meta ha subito una multa di 200 milioni di euro, equivalente a 230 milioni di dollari, a causa di un sistema di pubblicità che costringe gli utenti di Facebook e Instagram a scegliere tra pagare per rimuovere gli annunci o accettare l’utilizzo dei propri dati personali per supportare le versioni gratuite delle piattaforme. Questa strategia ha sollevato preoccupazioni tra i regolatori europei, evidenziando come Meta stia operando al limite delle nuove leggi.
Per affrontare la situazione, Meta ha implementato misure che riducono il numero di annunci “personalizzati” per quegli utenti che non pagano la sottoscrizione necessaria per eliminarli. Tuttavia, l’azienda ha sottolineato in un report di conformità che deve affrontare richieste aggiuntive che vanno oltre le disposizioni esistenti nella legge.
Le indagini e l’evoluzione della DMA
Le indagini riguardanti Apple e Meta sono iniziate a marzo 2024, e rivelano un’attenzione crescente da parte della Commissione Europea nei confronti delle pratiche di mercato di grandi aziende come Google. Quest’ultima è sotto osservazione per presunti favoritismi nei risultati di ricerca verso i propri servizi, un’altra forma di pratiche anticoncorrenziali. Nonostante le sanzioni imposte, le multe attuali sono inferiori ai massimali previsti dalla legge, considerando i ricavi delle aziende nel 2024.
Dalla fine del 2023, si è assistito a un netto incremento delle pressioni esercitate dagli Stati Uniti sulla regolamentazione europea, portando alcuni a speculare su una potenziale ammorbidimento delle normative da parte di Bruxelles.
Un contesto di tensione tra Europa e Stati Uniti
Le multe imposte alle due compagnie arrivano in un momento di crescenti tensioni tra i legislatori europei e l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha apertamente difeso i CEO del tech americano, confrontando le sanzioni europee a vere e proprie tasse. Questa situazione mette in evidenza il crescente conflitto culturale e legislativo tra le politiche di libero mercato degli Stati Uniti e le normative più rigorose dell’Unione Europea.
Con un panorama in rapida evoluzione, seguiremo gli sviluppi di questa vicenda e le eventuali ripercussioni che potrebbero influenzare il futuro delle pratiche commerciali nel digital marketing e oltre.