Nell’ambito della tecnologia, la partnership tra TSMC e Apple è diventata un pilastro fondamentale per il settore della produzione di chip. Ogni anno, TSMC sforna miliardi di microprocessori per alimentare i dispositivi Apple, dai più noti smartphone iPhone ai computer Mac. Tuttavia, esiste un capitolo poco conosciuto di questa collaborazione che risale al 2011, quando Intel si era proposta come possibile alleata per la produzione dei chip telefonici. Il fondatore di TSMC, Morris Chang, ha recentemente rivelato alcuni dettagli in un’intervista, svelando come quell'opzione non si sia concretizzata.
L’incontro con Intel: un’opzione non realizzata
Nel febbraio del 2011, il clima attorno alla produzione dei chip per iPhone era piuttosto incerto e Apple stava valutando la possibilità di affidare parte della produzione a Intel. All'epoca, Intel era ancora un nome di peso per i chip dei computer Mac, ma la sua incursione nel mercato degli smartphone non sembrava convincere appieno Tim Cook, CEO di Apple. Morris Chang ricorda che fu proprio in quel periodo che Jeff Williams, un alto dirigente di Apple, lo contattò per informarlo del desiderio di Intel di entrare nel mercato degli iPhone.
Williams comunicò a Chang che era necessaria una pausa nelle discussioni tra TSMC e Apple di circa due mesi, poiché i vertici di Intel avevano espresso interesse nel entrare in contatto con Cook. Chang, con la sua esperienza nel settore, non sembrava preoccupato da questa mossa di Intel. "Nel 2011, Intel non era più il nome di prestigio di un tempo. Non sentivamo l’esigenza di allarmarci," dichiarò.
La cena che ha chiarito le idee
Dopo questo episodio, Tim Cook e Morris Chang si incontrarono a pranzo presso il campus di Apple. Durante questo incontro, Cook rassicurò Chang affermando che non c'erano motivi di preoccupazione riguardo a Intel, indicando che la società non aveva le competenze necessarie per operare come un'azienda di fonderia. Chang definì questa risposta “molto breve, ma molto soddisfacente.” La comunicazione diretta tra Cook e Chang evidenziava non solo la fiducia di Apple nei confronti di TSMC, ma anche la consapevolezza del management di Apple riguardo le peculiarità del mercato.
La reputazione di Intel secondo Morris Chang
Durante la sua intervista, Morris Chang condivise anche la sua percezione riguardo alla reputazione di Intel tra i suoi clienti. "Prima che Apple diventasse nostra cliente, conoscevo molti dei clienti di Intel a Taiwan, inclusi i produttori di PC. Nessuno di loro gradiva Intel," affermò Chang, esprimendo un sentiment di disaffezione diffuso nei confronti della multinazionale americana. "La maggior parte dei clienti di Intel che conoscevo auspicava di avere un altro fornitore," aggiunse, mettendo in evidenza come l'approccio di Intel fosse percepito come monopolistico e distante dalle necessità dei clienti.
Il mondo della tecnologia è in continua evoluzione e il passato di TSMC e Apple serve da monito su come le scelte strategiche possano avere ripercussioni significative sugli squilibri di potere tra i vari attori dell’industria. L’intervista a Chang offre spunti di riflessione su un capitolo di storia recente, dove le scelte compiute hanno portato TSMC a diventare un attore dominante nel settore della produzione di chip per dispositivi mobili.