Il Dipartimento dell’Energia USA annuncia il ritiro di standard di efficienza storici per gli elettrodomestici

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti propone di revocare 47 normative sull’efficienza energetica, suscitando preoccupazioni per un possibile aumento dei costi e una retrocessione nei progressi ambientali.

Il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ha avviato un’importante revisione delle norme d’efficienza energetica, suscitando preoccupazioni tra i sostenitori dell’ambiente e i consumatori. Questo provvedimento segna un’inversione di rotta rispetto alle politiche che negli ultimi decenni hanno favorito l’adozione di elettrodomestici più efficienti. Gli apertissimi critici avvertono che questa mossa viola esplicitamente la legge e potrebbe comportare un aumento dei costi per le famiglie americane.

Ritiro delle normative: un’operazione storica

Oggi il Dipartimento dell’Energia ha comunicato il suo piano per revocare 47 normative che giudica “eccessive e costose”, fra cui diverse norme di efficienza per elettrodomestici e caricabatterie. Questa iniziativa, che il governo definisce come il più grande tentativo di deregulation nella storia, si colloca in continuità con le politiche della precedente amministrazione Trump, mirate a smantellare i programmi federali per la conservazione dell’acqua e dell’energia.

Il focus del provvedimento riguarda l’Energy Policy and Conservation Act , che contiene una disposizione anti-avvitamento progettata per prevenire il regresso nei progressi di efficienza energetica. Tuttavia, sembra che l’attuale direzione voglia aggirare queste restrizioni legali.

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Secondo Andrew deLaski, direttore esecutivo dell’Appliance Standards Awareness Project, se questa iniziativa dovesse avere successo, molte famiglie avrebbero un incremento significativo dei costi perché verrebbero immesse sul mercato apparecchi inefficienti. Le normative in discussione colpirebbero elettrodomestici di uso comune come lavatrici, forni a microonde e rubinetti.

Gli standard sotto attacco: cosa cambierà

Il Dipartimento dell’Energia ha proposto regole che porterebbero a una retrocessione degli standard di risparmio energetico e idrico risalenti a oltre un decennio fa. Ad esempio, una nuova norma per le lavatrici industriali riporterebbe i standard di utilizzo dell’acqua a quelli fissati nel 2007, eliminando così decenni di progressi acquisiti con difficoltà. Altre normative mirano a rimettere in discussione anche le performance di altri elettrodomestici essenziali, mettendo in discussione anni di investimenti e innovazioni nel settore.

L’EPCA stabilisce che il segretario dell’energia non può modificare uno standard in un modo che comporti “l’aumento del massimo utilizzo di energia consentito” o “la diminuzione dell’efficienza energetica minima richiesta” per un prodotto in copertura. Questo significa che non possono essere emessi regolamenti più deboli rispetto a quelli precedentemente stabiliti.

Le normative attualmente proposte mirano quindi a cancellare molti degli standard di efficienza, cercando di ritornare a parametri fissati da leggi ormai datate. Il Dipartimento sta cercando persino di eliminare norme dove i limiti non erano stati definiti esplicitamente dal Congresso.

Rischi e implicazioni per i consumatori

I punti critici non mancano: esperti avvertono che queste nuove regole potrebbero portare a bollette delle utenze più elevate per i consumatori. Programmi come Energy Star aiutano i consumatori a scegliere prodotti più efficienti, e gli standard ora sotto attacco sono progettati per garantire l’accessibilità di tecnologie più avanzate, indipendentemente dalle possibilità economiche di ciascuno.

È importante sottolineare che gli standard di efficienza energetica hanno ottenuto ottimi risultati nel corso degli anni, contribuendo a ridurre i costi energetici per le famiglie. Michael Gerrard, fondatore e direttore del Sabin Center for Climate Change Law della Columbia University, afferma che gli elettrodomestici oggi offrono prestazioni equivalenti a quelle di una volta, ma con costi di esercizio nettamente inferiori, grazie a innovazioni tecniche.

Il Dipartimento dell’Energia dovrà comunque affrontare il processo di consultazione pubblica prima di procedere alla finalizzazione di queste norme, con la consapevolezza che ci potrebbero essere controversie legali basate sulla violazione di disposizioni già stabilite. In passato, le corti hanno già esaminato i limiti imposti dall’EPCA, evidenziando che il Dipartimento non ha la facoltà di indebolire gli standard di efficienza dopo che sono stati pubblicati come regole definitive. Recenti sviluppi, compreso un memorandum presidenziale mirato alle norme sull’uso dell’acqua, mettono in luce un contesto politico che promette di generare un acceso dibattito pubblico e legale nei prossimi mesi.

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