Apple annuncia l’evoluzione di Siri con nuove tecnologie per l’AI: cambiamenti in arrivo

Apple annuncia un’evoluzione di Siri con l’integrazione di tecnologie AI avanzate, migliorando l’esperienza utente e garantendo la privacy attraverso nuovi metodi di generazione dei dati sintetici.

Apple sta pianificando un’importante evoluzione del suo assistente vocale, Siri, attraverso l’integrazione di tecnologie di intelligenza artificiale più avanzate. Questo annuncio segue il rinvio della presentazione delle nuove funzionalità personalizzate e potenziate di Siri, stando a quanto riportato da Bloomberg. L’azienda statunitense sta rinnovando il suo approccio alla formazione dei modelli di intelligenza artificiale, per migliorare l’esperienza utente e affrontare le sfide attuali.

Nuove strategie per la formazione dei modelli di intelligenza artificiale

Recentemente, un articolo sul blog della Ricerca in Machine Learning di Apple ha chiarito come l’azienda si basi prevalentemente sull’uso di dati sintetici per addestrare i propri modelli di AI. Questa strategia presenta alcuni limiti significativi. In particolare, i dati sintetici faticano a cogliere le tendenze necessarie per migliorare strumenti di scrittura e funzioni di sintesi, specialmente in contesti complessi come la gestione di email lungo.

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Per superare queste difficoltà, Apple ha presentato una nuova tecnologia che confronterà i dati sintetici con un piccolo campione di email recenti degli utenti, senza compromettere la privacy di questi ultimi. L’azienda è consapevole dell’importanza della protezione dei dati personali, e questa innovazione rappresenta un passo avanti significativo nel bilanciare la qualità dell’AI e la salvaguardia della privacy degli utenti.

Come avviene il processo di generazione dei dati sintetici

La nuova metodologia presentata da Apple prevede la generazione di messaggi sintetici che coprono una vasta gamma di argomenti comuni nelle comunicazioni quotidiane. Per esempio, potrebbero essere creati messaggi come “Ti piacerebbe giocare a tennis domani alle 11:30?“. Questo processo viene eseguito senza accedere ai contenuti delle email individuali degli utenti, garantendo così un forte rispetto della privacy.

Successivamente, per ogni messaggio sintetico creato, Apple costruisce una rappresentazione, chiamata embedding, che cattura dimensioni chiave quali lingua, argomento e lunghezza del messaggio. Questi embeddings vengono poi inviati a un numero limitato di dispositivi che hanno scelto di partecipare all’analisi delle informazioni raccolte. Questi dispositivi selezionano un campione di email recenti degli utenti e calcolano le loro rappresentazioni, per identificare quali messaggi sintetici si avvicinano di più a tali email.

Il ruolo della privacy nel miglioramento dell’intelligenza artificiale

Attraverso l’utilizzo della privacy differenziale, Apple è in grado di apprendere quali embeddings sintetici sono stati selezionati più spesso da tutti i dispositivi, senza mai scoprire quale embedding specifico è stato scelto da ciascun dispositivo. Grazie a questo sistema, Apple può generare dati di addestramento o test basati sui messaggi più frequentemente selezionati, affinando continuamente il dataset.

Per esempio, se il messaggio riguardo al tennis risulti tra i più frequentati, potrebbe essere creato un messaggio simile che sostituisce “tennis” con “calcio” o con un altro sport, e questo sarebbe quindi integrato nel ciclo successivo di curazione dei dati. Questo processo permette di ottimizzare i temi trattati e la lingua dei messaggi sintetici, migliorando l’addestramento dei modelli al fine di produrre risposte più accurate e fluide per funzioni come la sintesi delle email.

Prossimi sviluppi e l’arrivo di iOS 18.5

L’approccio rinnovato di Apple ha chiaramente l’obiettivo di better understand overall trends while ensuring user privacy. Stando ai report, l’azienda prevede di lanciare questo innovativo sistema in una futura beta di iOS 18.5 e macOS 15.5, continuando sulla strada di un’evoluzione costante della propria intelligenza artificiale.

Per ulteriori dettagli, è possibile consultare l’intero articolo pubblicato sul blog di Apple.

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