Vittoria legale per Apple: il caso del documentario “Tetris” finisce in tribunale

La disputa legale tra Dan Ackerman e Apple sul documentario “Tetris” si conclude con la sentenza del tribunale che conferma la legittimità dell’opera, suscitando dibattiti sui diritti d’autore.

Il mondo del divertimento digitale e dei media è stato scosso da una recente disputa legale che ha visto coinvolta Apple e il suo documentario “Tetris”, presente su Apple TV+. Questa vicenda ha attirato l’attenzione dei fan del celebre videogioco e degli appassionati di cinema, poiché il documentario è stato accusato di plagio nei confronti del libro “The Tetris Effect” scritto dal noto giornalista tecnologico Dan Ackerman. La decisione finale del tribunale ribalta le accuse, confermando la legittimità del lavoro realizzato da Apple e dai suoi collaboratori.

Dettagli del caso legale

Il procedimento legale è stato intrapreso da Dan Ackerman, che ha ricoperto il ruolo di caporedattore per Gizmodo e attualmente è il vertice redazionale di MicroCenter. Nel 2023, Ackerman ha presentato una causa contro Apple, il suo sceneggiatore Noah Pink, Marv Studios e la Tetris Company, affermando che il documentario fosse “sostanzialmente simile in quasi tutti gli aspetti materiali” al suo libro pubblicato nel 2016, “The Tetris Effect”.

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Secondo la ricostruzione, Ackerman aveva inviato una copia del suo libro alla Tetris Company nel luglio 2016, ma il CEO Maya Rogers avrebbe ordinato di non concedere licenze per l’uso dell’intellettualità di Tetris in alcun progetto cinematografico o televisivo. Il contenzioso è ulteriormente inasprito dalle affermazioni secondo cui la Tetris Company avrebbe inviato una lettera di cessazione e desistenza all’agente di Ackerman, minacciando azioni legali se l’autore avesse continuato a considerare opzioni di licenza per adattamenti televisivi o cinematografici del suo libro. La successiva produzione di un film da parte della Tetris Company ha portato Ackerman a contestare la possibilità che il suo lavoro fosse stato usato come base per il copione.

La sentenza del tribunale

La giudice Katherine Failla, del tribunale distrettuale degli Stati Uniti, si è pronunciata in merito alla questione, stabilendo che non vi era abbastanza somiglianza tra il libro di Ackerman e il documentario “Tetris” per sostenere le sue accuse. Secondo il giudice, poiché il libro di Ackerman è un’opera di saggistica, i convenuti avevano il diritto di utilizzare i fatti presenti nel libro per la realizzazione del documentario, a patto di non copiare l’espressione unica di quei fatti.

Questa sentenza ha sollevato interrogativi sui diritti di adattamento delle opere e sull’interpretazione legale della proprietà intellettuale. La decisione mette in luce anche come le opere di saggistica siano percepite diversamente rispetto a quelle di narrativa, in termini di protezione legale dei diritti d’autore.

La ricezione del documentario “Tetris”

Intanto, il documentario “Tetris” ha ottenuto un’accoglienza positiva da parte del pubblico e della critica, con un punteggio dell’81% su Rotten Tomatoes. Questo successo riflette non solo l’interesse per la storia del celebre gioco, ma anche l’impegno della produzione nel ricostruire eventi significativi legati alla sua creazione e diffusione. Gli spettatori hanno apprezzato la narrazione avvincente e l’approfondimento dei retroscena che hanno portato Tetris a diventare parte della cultura popolare.

In questo clima di successo, Apple prosegue il suo cammino con il progetto documentaristico, mentre il controverso episodio legale si chiude, senza ulteriori sviluppi imminenti. Per chi desidera esplorare la storia di Tetris, il documentario è disponibile su Apple TV+.

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