Polemiche sul Bar Exam della California: intelligenza artificiale dietro a 23 domande

La State Bar della California affronta polemiche per l’uso dell’intelligenza artificiale nella creazione di domande per l’esame di abilitazione del febbraio 2025, suscitando critiche da esperti e candidati.

La State Bar della California è al centro di una polemica crescente dopo aver rivelato di aver impiegato intelligenza artificiale per redigere una parte delle domande a scelta multipla del suo esame di abilitazione del febbraio 2025. Questa rivelazione ha suscitato indignazione tra docenti di giurisprudenza e candidati, specialmente in seguito a numerosi reclami riguardo a problemi tecnici e irregolaritĂ  riscontrati durante lo svolgimento dell’esame, come riportato dal Los Angeles Times.

L’uso dell’intelligenza artificiale nel Bar Exam

La State Bar ha comunicato che un team di esperti nel settore della psicometria, ACS Ventures, ha realizzato 23 delle 171 domande a scelta multipla valutate, con l’assistenza dell’AI. Questo processo ha destato preoccupazione, non solo per l’uso della tecnologia nella creazione delle domande, ma anche perchĂ© altre 48 domande provenivano da un esame per studenti di giurisprudenza del primo anno, e il resto, ovvero 100 domande, è stato sviluppato da Kaplan Exam Services.

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Nonostante le critiche, la State Bar ha difeso la propria scelta, assicurando che tutte le domande sono state sottoposte a un’approfondita revisione da parte di pannelli di validazione dei contenuti e di esperti in materia prima dell’esame. Il Direttore Esecutivo della State Bar, Leah Wilson, ha dichiarato in un comunicato: “Le domande di ACS sono state sviluppate con l’assistenza dell’AI e successivamente revisionate da esperti prima dell’esame.”

Le reazioni della comunitĂ  accademica

La rivelazione dell’uso dell’AI ha scatenato critiche veementi da parte di vari esperti di educazione legale. Mary Basick, decano associato delle competenze accademiche presso la University of California, Irvine School of Law, ha affermato: “Il disastro dell’esame di abilitazione di febbraio 2025 è peggiore di quanto immaginassimo.” La sua incredulitĂ  si esprime anche nel fatto che le domande siano state redatte da non avvocati utilizzando strumenti di intelligenza artificiale.

Katie Moran, professoressa associata alla University of San Francisco School of Law, specialista nella preparazione agli esami di abilitazione, ha descritto la situazione come “un’ammissione sconcertante”. Ha evidenziato che la stessa compagnia che ha redatto le domande generate dall’AI è stata anche coinvolta nella loro valutazione e approvazione per l’utilizzo nell’esame.

Difesa della State Bar e suggestioni future

In un contesto di forte critica, Alex Chan, presidente del Comitato degli Esaminatori della State Bar, ha ricordato che la Corte Suprema della California ha esortato la State Bar a considerare “nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale”, per migliorare l’affidabilitĂ  e la convenienza del test. Questa spinta alla modernizzazione, sebbene abbia un intento positivo, solleva interrogativi sulle implicazioni etiche e pratiche dell’integrazione di AI in processi giudiziari fondamentali come l’esame di abilitazione.

Con gli sviluppi tecnologici che avanzano rapidamente, la coesistenza tra tradizione e innovazione nel campo della giurisprudenza continua a suscitare dibattiti accesi, lasciando la comunitĂ  legale a riflettere su quale sia il futuro delle procedure di esame e sull’impatto che puĂ² avere sull’integritĂ  professionale.

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