OpenAI ha fatto notizia con un’importante ristrutturazione che prevede il mantenimento del controllo da parte del suo consiglio nonprofit, schivando così un piano controverso per trasformarsi in una società profit. Questa decisione è stata annunciata lunedì e arriva dopo il crescente scrutinio da parte di critici e autorità, compresi i procuratori generali della California e del Delaware.
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La decisione della direzione di OpenAI
Nel comunicato ufficiale pubblicato sul blog di OpenAI, il CEO Sam Altman ha spiegato: “Abbiamo preso la decisione di mantenere il nonprofit al timone dopo aver ascoltato i leader civici e aver discusso con gli uffici dei Procuratori Generali della California e del Delaware.” Questo cambio di rotta rappresenta una svolta notevole rispetto ai piani precedentemente annunciati, in cui si prevedeva una trasformazione in una Public Benefit Corporation, con il nonprofit che avrebbe avuto solo un ruolo marginale nel controllo operativo.
Questo ripensamento ha generato un certo sollievo tra chi temeva una perdita di controllo su uno degli sviluppi tecnologici più influenti della nostra era. Il consiglio nonprofit, ora rinnovato rispetto alle precedenti linee di pensiero, conserva così la supervisione su operazioni che coinvolgono intelligenza artificiale e innovazione tecnologica.
Il contesto delle critiche e delle contestazioni legali
Il piano originale di trasformazione di OpenAI era stato fortemente criticato, non solo da ex dipendenti dell’organizzazione, ma anche da Elon Musk, co-fondatore della società, che si è allontanato dai vertici dell’azienda in seguito a divergenze di visione. Musk ha avviato una causa legale contro OpenAI per bloccare la ristrutturazione, sostenendo che avrebbe ridotto significativamente le misure di controllo sulla tecnologia sviluppata.
Recentemente, un giudice ha accettato la sua tesi secondo cui OpenAI avrebbe violato un contratto implicito e avrebbe “ingiustamente trattenuto il beneficio” dei suoi investimenti iniziali. Sebbene il giudice abbia sostenuto la maggior parte delle tematiche sollevate da Musk, alcune accuse sono state respinte, tra cui quelle relative a dichiarazioni pubbliche di OpenAI che Musk stesso avrebbe contribuito a redigere.
La resistenza al piano di trasformazione
L’intenzione di OpenAI di cambiare rotta era stata annunciata a settembre, quando era emerso che l’azienda stava progettando una ristrutturazione della sua attività principale in una società benefit a scopo di lucro, sottraendo il controllo al consiglio nonprofit. Questo piano, voluto da Altman, mirava a rendere OpenAI più attrattiva per gli investitori, adottando una struttura aziendale più tradizionale.
Sotto questa iniziativa, Altman avrebbe ricevuto una quota azionaria, stimata intorno al 7%, segnando un notevole allontanamento dalla sua posizione passata di rinunciare a guadagni personali in nome della missione umanitaria di OpenAI. Tuttavia, le ripercussioni di questa decisione hanno generato un dibattito acceso, specialmente tra i sostenitori e i critici della direzione attuale.
La situazione attuale pone interrogativi fondamentali sul futuro di OpenAI e sulla sua credibilità nel panorama tecnologico globale, in un periodo in cui l’attenzione sull’etica e sul controllo delle tecnologie innovative è sempre più forte.