Nuove speranze per il Kids Online Safety Act: il dibattito sulla sicurezza dei minori in rete si riaccende

Il progetto di legge Kids Online Safety Act, volto a proteggere i minori online, riacquista slancio al Senato nonostante le critiche e l’opposizione della leadership repubblicana della Camera.

Il tema della sicurezza dei bambini online continua a occupare le cronache federali. Dopo un tentativo vano di approvare il Kids Online Safety Act nel 2024, il progetto di legge ha ripreso slancio al Senato grazie alla reintroduzione da parte dei senatori Marsha Blackburn e Richard Blumenthal . Questa nuova fase arriva circa cinque mesi dopo il suo fallimento alla Camera dei Rappresentanti, dove aveva trovato un sostegno iniziale per oltre novanta voti al Senato.

Obblighi per le piattaforme online in favore dei minori

Il KOSA si propone di imporre vincoli chiari e severi alle piattaforme tecnologiche per proteggere i minorenni che utilizzano i loro servizi. Tra gli obiettivi primari, il progetto di legge richiede misure concrete per affrontare problematiche gravi come la depressione e i disturbi alimentari, spesso aggravati dall’uso dei social media. È previsto che le aziende adottino impostazioni di privacy predefinite per garantire una maggiore sicurezza nelle interazioni online. Famiglie che hanno vissuto la perdita di figli a causa di overdose o suicidi dovuti a bullismo persistente stanno spingendo per l’approvazione di questa normativa, convinte che il KOSA avrebbe potuto salvare le vite dei loro ragazzi e di altri giovani vulnerabili.

Critiche e preoccupazioni dai gruppi per i diritti civili

Tuttavia, la proposta ha attirato forti critiche da vari gruppi, tra cui l’American Civil Liberties Union e Fight for the Future. Queste organizzazioni avvertono che la legge potrebbe diventare un’arma nelle mani di forze politiche interessate a colpire gruppi marginalizzati, inclusi i giovani trans. Un’altra preoccupazione riguarda il potenziale effetto disincentivante del regime di responsabilità previsto: c’è timore che le piattaforme possano rimuovere risorse utili per la salute mentale dei minori, temendo di incorrere in conseguenze legali.

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Cambiamenti e ritiro delle opposizioni

Nonostante ciò, alcune organizzazioni che inizialmente si erano opposte al KOSA, dopo aver ricevuto aggiornamenti dai suoi promotori, hanno scelto di abbandonare il loro dissenso. Modifiche specifiche apportate al testo originale, come la rimozione da parte dei procuratori generali statali della capacità di far rispettare la legge e una definizione più ristretta dei danni che le piattaforme devono affrontare, sembrano aver alleviato alcune delle preoccupazioni iniziali.

Supporto di Apple e endorsement da parte di X

Il nuovo testo del KOSA mantiene la lingua approvata dal Senato, con l’aggiunta di chiarimenti volti a garantire che la legge non comporti censure o limitazioni sui contenuti. Anche Apple ha manifestato il proprio supporto, sottolineando l’importanza di una collaborazione tra aziende e legislatori per garantire la sicurezza dei piccoli su Internet. Timothy Powderly, direttore degli affari governativi per Apple, ha dichiarato che questa legislazione potrebbe comportare un impatto significativo sulla protezione dei minori online.

L’ostacolo rappresentato dalla leadership repubblicana della Camera

Tuttavia, nonostante un ampio consenso al Senato e i recenti endorsement, la leadership repubblicana della Camera ha bloccato la possibilità di un voto sul KOSA. Il presidente della Camera, Mike Johnson , ha espresso che pur apprezzando i principi del progetto, ritiene che i dettagli siano problematici. Nonostante tentativi di mediazione, Johnson ha mostrato scetticismo riguardo all’opportunità di portare il KOSA a votazione prima della fine dell’anno.

La questione, ora, è se la leadership repubblicana della Camera possa riesaminare la propria posizione. In un’intervista riferita da The Verge, l’ex presidentessa del Comitato per l’Energia e il Commercio, Cathy McMorris Rodgers , ha affermato che sarebbe necessaria un’azione divina perché un voto potesse avvenire prima della chiusura dell’anno passato. Il futuro del KOSA rimane incerto, ma i recenti sviluppi dimostrano che il dibattito sulla sicurezza dei minori online è tutt’altro che chiuso.

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