I riflettori si accendono sul CEO di Meta, Mark Zuckerberg, in un momento cruciale per il gigante dei social media. Dopo mesi di incontri con l’ex Presidente Donald Trump, Zuckerberg si trova ora a dover affrontare le conseguenze delle indagini da parte dei regolatori europei. Le autorità dell’Unione Europea stanno preparando una serie di sanzioni nei confronti di Meta, dopo aver stabilito che il modello pubblicitario “paga o acconsenti” di Facebook e Instagram violerebbe il Digital Markets Act , con una decisione attesa a breve.
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Le implicazioni del Digital Markets Act
Il Digital Markets Act rappresenta una nuova frontiera nella regolamentazione delle aziende tecnologiche, con l’UE che si prepara a multare Meta fino al dieci percento del fatturato annuale per la non conformità. Questa misura è stata introdotta per garantire una maggiore equità nel mercato digitale e combattere pratiche ritenute anticoncorrenziali. Zuckerberg ha già espresso la sua contrarietà a queste normative, accusando l’UE di “istituzionalizzare la censura” sui social media.
Il Wall Street Journal ha riportato che Meta teme l’impatto che una decisione contraria sul modello pubblicitario potrebbe avere sulle entrate europee, che rappresentano quasi un quarto del fatturato totale dell’azienda. L’obbligo di consentire agli utenti europei di limitare gli annunci personalizzati su Facebook e Instagram senza alcun costo aggiuntivo potrebbe influenzare significativamente i profitti di Meta.
Le strategie di Zuckerberg per affrontare il problema
Zuckerberg non si è limitato a dissociarsi dalla regolamentazione europea; ha anche intrapreso azioni concrete per contrastare le sanzioni in arrivo. Secondo quanto riportato, ha richiesto agli alti dirigenti di Meta di mobilitare ufficiali commerciali statunitensi per supportare la lotta dell’azienda contro le multe potenziali. Un incontro significativo si è tenuto a Washington lo scorso febbraio, dove Zuckerberg ha cercato di ottenere aiuto dal governo.
Questa strategia, pur rivelando una certa preoccupazione per il futuro di Meta, ha portato Zuckerberg a esprimere le sue lamentele riguardo alle normative europee. In passato, ha invitato Trump a intervenire per fermare il processo di sanzione delle aziende tecnologiche americane, compagni di fronteggiamento con le leggi antitrust, rivelando un legame particolare tra i due.
Le pressioni dell’UE e le possibili conseguenze
L’UE si trova ora in una posizione delicata. Con crescenti pressioni per ridurre le sanzioni contro le aziende tecnologiche statunitensi, la Commissione Europea deve considerare come procedere senza innescare ulteriori tensioni diplomatiche. L’amministrazione Trump ha già minacciato l’imposizione di tariffe aggiuntive, complicando ulteriormente il quadro delle relazioni.
Il mondo osserva con attenzione la situazione. La prossima decisione della Commissione Europea non solo determinerà il futuro immediato di Meta nel mercato europeo, ma avrà anche ripercussioni sulla reciproca fiducia tra l’UE e le tech company americane. Tutti gli occhi sono puntati su Zuckerberg e sulle sue manovre politiche in queste ore decisive.