L’intervista con Gerrit Kazmaier: il nuovo presidente di prodotto e tecnologia di Workday

Il nuovo presidente di prodotto e tecnologia di Workday, Gerrit Kazmaier, si impegna a migliorare l’usabilità della piattaforma attraverso un approccio umano e l’integrazione dell’intelligenza artificiale.

L’industria del software per le imprese è da sempre al centro di molte critiche, e fra i nomi che più spesso si trovano menzionati c’è Workday, la piattaforma usata da numerose aziende per la gestione delle risorse umane e finanziarie. In questo contesto, abbiamo avuto l’opportunità di parlare con Gerrit Kazmaier, il nuovo presidente di prodotto e tecnologia di Workday, che si è unito all’azienda con l’intento di affrontare le sfide del settore e migliorare l’esperienza degli utenti.

Chi è Gerrit Kazmaier

Gerrit Kazmaier ha recentemente assunto il suo nuovo ruolo presso Workday, una famosa azienda di software facente capo alla gestione delle risorse umane e finanziarie. Durante la nostra conversazione, ha dimostrato apertura e volontà di affrontare le critiche da sempre rivolte al software di impresa, inclusi i problemi di usabilità e l’inadeguatezza delle piattaforme, da cui le aziende traggono spunto per le loro operazioni quotidiane.

Kazmaier ha condiviso la sua visione di un software aziendale che non sia solo uno strumento per svolgere compiti, ma che possa realmente migliorare l’esperienza lavorativa degli utenti. A tal proposito, ha messo in evidenza l’importanza di un sistema software come Workday, considerato da lui vitale per la gestione di due degli asset più importanti per un’organizzazione: le risorse umane e finanziarie.

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Le sfide dell’interfaccia utente

L’interfaccia di Workday ha ricevuto critiche aspre e per Kazmaier è fondamentale comprendere cosa renda questa esperienza frustrante per gli utenti. Per molti, il sistema è percepito come un database complesso in cui devono navigare per compilare vari moduli, dalle richieste di rimborso spese alle revisioni delle prestazioni. Il presidente ha riconosciuto che la sua prima priorità è migliorare l’usabilità, garantendo che ogni interazione sia intuitiva e che ogni utente ottenga facilmente le informazioni di cui ha bisogno.

Kazmaier ha indicato che l’azienda intende adottare un approccio più umano e conversazionale, cercando di semplificare processi complicati e di rendere l’interazione con il software più naturale attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.

Il ruolo dell’intelligenza artificiale

Un aspetto cruciale della conversazione ha riguardato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale all’interno della piattaforma Workday. Kazmaier ha affermato che gli AI potrebbero rivelarsi un’ottima soluzione per automatizzare attività ripetitive, come la compilazione di moduli e la gestione delle date di ferie. Questa transizione da un sistema rigido e burocratico a un’interfaccia più fluida è vista come una delle chiavi per attrarre e mantenere gli utenti soddisfatti.

Tuttavia, è emerso il dilemma della “qualità dei dati”: il rischio che un’AI, pure con buone intenzioni, possa generare informazioni errate o fuorvianti. Kazmaier ha messo in evidenza come Workday stia cercando di affrontare questi problemi affrontando direttamente le preoccupazioni relative ai bias delle AI e la necessità di un monitoraggio continuo della loro efficacia.

La differenza tra utilizzo e esperienza

Nel corso della nostra esplorazione delle software di impresa, è evidenziato come l’esperienza dell’utente possa variare drasticamente a seconda del ruolo in un’azienda. Per chi lavora in HR e finanza, Workday è al centro delle loro attività quotidiane, mentre per altri, può rappresentare solo un modulo da compilare. Kazmaier ha sottolineato questa disconnessione e ha espresso il desiderio di creare un software che non solo lavori bene per i reparti, ma che anche semplifichi la vita di tutti coloro che ne fanno uso.

Il nuovo presidente di prodotto e tecnologia ha enfatizzato quanto sia importante un’interfaccia ben progettata e che comprenda il feedback continuo dagli utenti, affermando che il progresso non può avvenire senza il coinvolgimento diretto di coloro che utilizzano il software quotidianamente.

Le aspettative per il futuro di Workday

Guardando al futuro, Kazmaier ha delineato ambiziosi piani per il miglioramento di Workday, confermando la sua forte volontà di affrontare le attuali criticità. Da una comprensione più approfondita delle necessità degli utenti all’implementazione di tecnologie intelligenti per facilitare interazioni più produttive, il suo obiettivo è chiaro: Workday deve diventare la soluzione che le aziende aspettano e di cui necessitano per gestire i loro processi interni.

Ciò che rimane da vedere è quanto precisamente questa visione si tradurrà in progressi concreti e se gli utenti di Workday sentiranno effettivamente la differenza nella loro esperienza lavorativa quotidiana.

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