Le nuove sfide dei costi delle piattaforme di streaming nel 2025

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Nel 2025, i servizi di streaming continuano a fronteggiare la questione dei costi sempre più elevati per gli utenti. Numerosi fornitori di streaming hanno già aumentato le tariffe mensili e annuali, confermando una tendenza che pare non avere un termine in vista. Gli abbonati si trovano sempre più a confrontarsi con l’aumento dei costi, suscitando preoccupazioni riguardo al valore dei contenuti offerti.

Aumenti di prezzo e preoccupazioni degli abbonati

Negli ultimi anni, le tariffe per accedere ai servizi di streaming hanno mostrato un incremento costante. Secondo un recente rapporto di Forbes, il 44 percento dei 2.000 utenti americani che consumano contenuti per almeno un'ora al giorno ha affermato che i loro costi di streaming sono aumentati rispetto all’anno precedente. Questo tasso di aumento è preoccupante, considerando che molti utenti si aspettavano un contenimento dei prezzi o, perlomeno, una stabilità.

Parallelamente, un’indagine condotta da Deloitte nell’ambito delle tendenze digitali della media del 2024 ha ricevuto riscontro da parte del 48 percento dei 3.517 consumatori statunitensi intervistati, i quali hanno dichiarato che annullerebbero il loro servizio video on demand preferito se il prezzo dovesse aumentare di cinque dollari. Si tratta di un segnale chiaro: i consumatori sono molto attenti ai costi e i rialzi tariffari potrebbero comportare una fuga dagli abbonamenti.

In un altro studio condotto per analizzare le tendenze di streaming nel 2025, la società di ricerca GWI ha messo in evidenza che il 52 percento degli spettatori statunitensi ritiene che gli abbonamenti stiano diventando troppo costosi, una percentuale che rappresenta un incremento del 77 percento rispetto al 2020. Questo porta a riflessioni più ampie sul valore e sull’accessibilità dei contenuti offerti.

Un panorama in evoluzione: costi e contenuti

L'analisi dell'industria del video digitale fornita da eMarketer nel primo trimestre del 2025 mostra come le tariffe degli abbonamenti ai servizi di streaming senza pubblicità siano aumentate in misura maggiore rispetto all'inflazione e agli aumenti delle tariffe della TV a pagamento dal 2023 in poi. Questa evidenza suggerisce che gli utenti stanno assistendo a una crescente disparità tra il costo dei servizi e il valore percepito.

Negli ultimi anni, i pacchetti della TV a pagamento e l'inflazione hanno aumentato i costi in modo simile. Tuttavia, rispetto a questi, lo streaming ha subito una crescita dei prezzi nettamente superiore, invogliando le persone a cercare alternative più economiche. L’aspetto interessante è che coloro che ricercano un'esperienza di streaming senza interruzioni pubblicitarie si trovano sempre più a dover affrontare spese elevate dal 2020.

La qualità dei contenuti e la percezione degli utenti

Oltre agli aumenti di prezzo, emerge anche un altro problema significativo: la percezione della qualità dei contenuti sui servizi di streaming. Secondo la relazione di Deloitte, il 36 percento degli intervistati ha riconosciuto che "il contenuto disponibile sui servizi di streaming video non vale il prezzo." Queste statistiche evidenziano una crescente insoddisfazione, che potrebbe spingere ulteriormente gli utenti a riconsiderare il proprio abbonamento.

Un sondaggio realizzato nel secondo trimestre del 2024 da TiVo, con un campione di 4.490 persone negli Stati Uniti e in Canada di età superiore ai 18 anni, ha rivelato che meno abbonati percepiscono i contenuti delle loro piattaforme di streaming come "moderati o molto buoni". Infatti, nel secondo trimestre del 2022, il 78.6 percento degli abbonati senza pubblicità valutava positivamente i contenuti, mentre questa percentuale è scesa al 74.5 percento nel secondo trimestre del 2024. Anche i servizi che propongono contenuti supportati da pubblicità hanno registrato un calo, con il punteggio che è passato dal 74.2 percento nel secondo trimestre del 2023 al 60.8 percento nello stesso trimestre del 2024.

Queste tendenze indicano una necessità urgente per i fornitori di streaming di rivedere le loro offerte, sia in termini di prezzo che di qualità dei contenuti, per evitare una possibile disaffezione da parte degli utenti.

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