Anche se il dibattito su come gestire l’intelligenza artificiale continua a intensificarsi, gli sviluppi recenti nell’ambito politico americano portano a una situazione inaspettata. I Repubblicani della Camera hanno introdotto nuove disposizioni nel disegno di legge sul bilancio di riconciliazione, stabilendo un divieto per tutti gli stati e i governi locali di regolare l’AI per un decennio. Questa decisione ha suscitato preoccupazioni riguardo alla protezione dei cittadini e al potenziale impatto su normative precedentemente approvate.
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Il divieto sulla regolamentazione dell’AI: dettagli e implicazioni
La legge proposta dal deputato BRETT GUTHRIE, proveniente dal KENTUCKY, prevede che “nessuno Stato o sua suddivisione politica possa far rispettare leggi o regolamenti riguardanti modelli di intelligenza artificiale, sistemi di intelligenza artificiale o sistemi di decisione automatizzati durante il periodo di 10 anni che inizia dalla data di entrata in vigore di questa legge”. La formulazione ampia di questa disposizione presenta delle significative problematiche: impedirebbe agli stati di applicare sia le norme già esistenti che quelle future, destinate a garantire la sicurezza dei cittadini nei confronti dei sistemi di AI.
Un esempio lampante di come questa legge possa influenzare la regolamentazione si trova in CALIFORNIA, dove una recente normativa obbliga i fornitori di assistenza sanitaria a rivelare quando utilizzano l’AI generativa per comunicare con i pazienti. In virtù di quanto stabilito nella proposta, tale legge potrebbe diventare inapplicabile. Anche la legge del 2021 di NEW YORK, che richiede audit sui bias degli strumenti di AI utilizzati nelle assunzioni, subirebbe gli effetti negativi di questo divieto. Non da ultimo, la normativa californiana prevista per il 2026, che obbligherebbe gli sviluppatori di AI a documentare pubblicamente i dati utilizzati per addestrare i loro modelli, si troverebbe in una situazione di stallo.
Riflessioni sull’impatto economico e sul finanziamento statale
Oltre agli effetti diretti sulla regolamentazione, il divieto potrebbe avere ripercussioni sulle modalità di allocazione dei fondi federali per i programmi di AI da parte degli stati. Attualmente, le autorità locali hanno l’opzione di gestire i fondi federali come meglio credono, e ciò include la possibilità di dirigere investimenti verso iniziative di AI che potrebbero essere in contraddizione con le priorità tecnologiche dell’amministrazione in carica. I programmi dell’EDUCATION DEPARTMENT, ad esempio, rappresentano un caso in cui gli stati potrebbero adottare approcci diversi rispetto a quelli promossi dalla CASA BIANCA e dai suoi alleati nel settore tecnologico.
Il processo legislativo e i successivi sviluppi
La Commissione Energia e Commercio della Camera, presieduta da GUTHRIE, ha previsto di esaminare il testo durante la riunione di markup del budget di riconciliazione, programmata per il 13 maggio. È importante notare che la definizione di “sistemi di AI” contenuta nella proposta è sufficientemente ampia da includere sia gli strumenti di AI generativa di nuova generazione sia le tecnologie più tradizionali di decisione automatizzata. Questi sviluppi sollevano interrogativi su dove stia andando la legislazione sull’intelligenza artificiale negli Stati Uniti e su come gli stati reagiranno alle imposte limitazioni, in un momento storico in cui la tecnologia continua a progredire a un ritmo vertiginoso.