Grok di xAI provoca polemiche per affermazioni su genocidio bianco in Sudafrica

Il chatbot Grok di xAI ha generato polemiche sul genocidio bianco in Sudafrica a causa di un’alterazione del codice, spingendo l’azienda a implementare misure correttive e trasparenti.

Un curioso episodio è avvenuto mercoledì quando Grok, il chatbot di xAI, ha intrattenuto gli utenti di X con affermazioni sul controverso tema del genocidio bianco in Sudafrica. Le dichiarazioni hanno suscitato un acceso dibattito online, tanto che l’azienda ha confermato di aver rintracciato un’“alterazione non autorizzata” nel codice di Grok.

Il controverso incidente di mercoledì

Per diverse ore, Grok ha inserito riferimenti al presunto genocidio bianco in Sudafrica in vari scambi su X, toccando argomenti anche del tutto scollegati. La situazione è diventata surreale quando il chatbot ha accostato le morti di agricoltori bianchi a un video di un gatto che beve acqua, ha messo in relazione la canzone “Kill the Boer” con domande su Spongebob Squarepants e ha discusso la questione utilizzando un linguaggio colloquiale, in specifico patois. La situazione è stata talmente bizzarra da attirare l’attenzione anche di Sam Altman, CEO di OpenAI, che ha ironizzato sulla crisi pubblica del chatbot rivale.

Intervento di xAI e misure correttive

In seguito a questo bizzarro evento, xAI ha diramato un comunicato su X spiegando che qualcuno ha modificato il prompt di sistema dell’AI, direzionando Grok a produrre una risposta specifica su un argomento così delicato. Tale modifica ha violato le politiche interne dell’azienda e i suoi valori fondamentali. L’azienda ha annunciato di aver avviato un’indagine approfondita per fare chiarezza su quanto accaduto e ha previsto nuove misure per garantire una maggiore trasparenza e affidabilità.

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Nuove strategie per migliorare la sicurezza di Grok

Le misure annunciate dalla società prevedono la pubblicazione dei prompt di sistema di Grok su GitHub, una scelta che mira a promuovere la trasparenza. Inoltre, è stata istituita una squadra di monitoraggio attiva 24 ore su 24 per rivelare tempestivamente situazioni simili a quella di mercoledì. Un’altra importante novità riguarda l’implementazione di controlli aggiuntivi che impediranno a chi lavora in xAI di modificare il prompt senza una revisione adeguata. Con queste azioni, l’azienda spera di ripristinare la fiducia degli utenti e di evitare future problematiche legate alle affermazioni del chatbot.

Con queste nuove misure, xAI punta a rafforzare il proprio impegno verso un uso responsabile della tecnologia AI, cercando di evitare che simili incidenti possano ripetersi in futuro. Grok, intanto, continua a rappresentare un esperimento interessante nel panorama della tecnologia AI, ma ora con una maggiore attenzione alla sua gestione.

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