EA ha ufficialmente comunicato che l'app di distribuzione giochi Origin, utilizzata su Windows, verrà ritirata dopo quattordici anni di operatività. La data fissata per la chiusura è il 17 aprile 2025. Gli utenti che continueranno a utilizzare il servizio saranno invitati a installare il nuovo EA app, lanciato nel 2022. Questo passaggio segna un importante cambiamento nel panorama delle piattaforme di distribuzione di videogiochi.
L'entrata in scena di Origin e le polemiche con i gamer
Origin ha debuttato nel 2011 ed è stato subito al centro di una vivace polemica tra i fan dei videogiochi. All'epoca, EA, che già non godeva di una reputazione brillante, ha iniziato a spostare titoli di successo come Crysis 2 dalla piattaforma Steam al proprio launcher. Quest'operazione ha suscitato un forte malcontento tra i videogiocatori, che vedevano Valve e Steam come un'alternativa ben più accettata e apprezzata.
Dal punto di vista di EA, la mossa era comprensibile. Per una grande azienda come EA, Valve offriva poco in termini di servizi e strumenti, pur prendendo un sostanzioso margine sui ricavi delle vendite. Convincere i giocatori a migrare verso un launcher proprietario poteva sembrare una strategia sensata, ma la realtà sul campo era ben diversa.
Infatti, per i consumatori il passaggio a Origin ha comportato una serie di sfide. Molti videogiocatori nutrivano una diffidenza nei confronti di EA e una forte affezione verso Valve e Steam. L'applicazione Origin non solo mancava di funzionalità gradite agli utenti, ma la transizione avveniva in un contesto di consolidate abitudini e connessioni sociali su Steam, causando ulteriore resistenza.
Le carenze di Origin e il fallimento della strategia di EA
Una delle principali critiche rivolte a Origin riguardava la mancanza di caratteristiche che gli utenti avevano imparato ad apprezzare su Steam. Carenze come l'assenza di una comunità di gioco solida, le opzioni di condivisione e le recensioni dei giocatori hanno portato a un'adozione lenta e incerottata dell'app. In molti casi, i videogiocatori preferivano rimanere fedeli a Steam piuttosto che esplorare una nuova piattaforma che sembrava meno invitante.
Inoltre, la denominazione "Origin" richiamava un'epoca passata, legata ad rétro giochi e giochi di ruolo degli anni '80 e '90. Molti utenti vedevano ciò come un affronto, una scelta poco originale che rimandava a un brand ormai obsoleto. Queste percezioni negative hanno impedito a EA di costruire una base di utenti robusta e soddisfatta, portando l'azienda a rivalutare la propria strategia.
Il futuro con l'EA app: un nuovo inizio?
Il lancio dell'EA app nel 2022 ha segnato un tentativo di riscrivere la narrativa di distribuzione di giochi. A differenza di Origin, l'EA app si propone di fornire un'esperienza più moderna e in linea con gli standard attuali del settore. Con una maggiore enfasi sulle prestazioni e sull'interfaccia utente, EA cerca di attrarre anche gli scettici e quelli delusi da Origin.
Dopo l'annuncio della chiusura di Origin, sarà interessante osservare come i videogiocatori risponderanno a questa nuova piattaforma. EA ha la possibilità di ricostruire la propria reputazione e riconquistare la fiducia dei giocatori, a patto di offrire un servizio che soddisfi le esigenze e le aspettative del pubblico.
In definitiva, la chiusura di Origin rappresenta una svolta significativa per EA e per i suoi utenti. Con il supporto dell'EA app, l'azienda ha la chance di affrontare il futuro con rinnovato vigore, lasciandosi alle spalle le controversie passate. Resta da vedere se questa strategia porterà a una relazione più positiva con i gamer e se l'azienda sarà in grado di cambiare il proprio corso in un mercato in continua evoluzione.