Cresce il raggiro online ai danni degli studenti mediorientali negli Stati Uniti

L’FBI avverte gli studenti del Medio Oriente negli Stati Uniti riguardo a truffe che sfruttano false comunicazioni governative, invitando a diffidare e segnalare attività sospette per prevenire frodi.

Un allerta dal FBI mette in guardia gli studenti provenienti da Paesi del Medio Oriente che studiano regolarmente negli Stati Uniti: un nuovo tipo di frode sta prendendo piede. I truffatori adottano l’ingannevole strategia di fingersi funzionari governativi con l’intento di convincere i malcapitati che ci siano irregolarità nel loro stato di immigrazione o nel visto. In cambio di una risoluzione di tali presunti problemi, i bersagli vengono indotti a pagare costi legali, universitari e spese per la gestione di pratiche burocratiche.

L’astuzia dei truffatori

La fragilità del clima politico attuale rende questo tipo di raggiro ancora più insidioso. In un contesto in cui l’amministrazione Trump mira a intensificare le espulsioni di immigrati senza documenti, i criminali informatici non perdono tempo e sfruttano le attuali controversie per ideare truffe altamente credibili. Negli ultimi mesi, studenti che hanno partecipato a manifestazioni contro il conflitto tra Israele e Hamas nei campus universitari sono stati minacciati con la revoca del visto, aumentando il clima di insicurezza.

Da un avviso trasmesso dal Centro di Reclami per Crimini Informatici del FBI, emerge che gli studenti provenienti da Qatar, Giordania, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sono i principali obiettivi di queste frodi. I truffatori si spacciano per agenti del Department of Homeland Security , delle indagini per la sicurezza interna o dei Servizi di Cittadinanza e Immigrazione degli Stati Uniti . In alcune circostanze, i malfattori si sono addirittura dichiarati funzionari governativi stranieri di Paesi come il Qatar e gli Emirati Arabi Uniti, o come rappresentanti dell’ambasciata degli Emirati a Washington.

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Prevenire la truffa: i consigli del FBI

Essere informati è il primo passo per difendersi da queste frodi. Il FBI raccomanda di diffidare sempre di comunicazioni governative non sollecitate. Se si riceve una di queste comunicazioni, la strategia più sicura è quella di contattare direttamente l’agenzia per verificare l’autenticità della chiamata o del messaggio, utilizzando un numero o un’email reperibili sul sito ufficiale dell’ente.

Quando i truffatori inviano link, è fondamentale analizzarli con attenzione. I collegamenti devono essere crittografati con il protocollo standard “https” e l’URL deve apparire come ci si aspetterebbe. Ad esempio, un indirizzo web autentico deve terminare in “.gov” e non in “gov.org”, evitando anche combinazioni casuali di lettere e numeri, che rappresentano chiari segnali di allerta.

Il FBI mette in guardia anche contro il download di file o il rilascio di codici di autenticazione a due fattori richiesti da chiamanti non sollecitati.

Cosa fare in caso di truffa

Se si è caduti nella rete dei truffatori e si è effettuato un pagamento, è importante agire rapidamente contattando la propria banca, la cooperativa di credito o la società di carte di credito. Le istituzioni bancarie possono, in alcuni casi, cancellare la transazione in tempo o restituire il denaro.

Spesso, i truffatori richiedono pagamenti in criptovalute o tramite carte regalo. Mentre le transazioni in criptovalute sono sostanzialmente irreversibili, la possibilità di contattare un emittente di carte regalo potrebbe fornire la chance di recuperare i fondi.

Il FBI invita il pubblico a segnalare qualsiasi attività sospetta o fraudolenta su www.ic3.gov. Denunciare questi raggiri è fondamentale per permettere all’agenzia di informare la collettività e sostenere le forze dell’ordine nel rintracciare i criminali.

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