Apple Watch al centro di una controversia legale per le sue affermazioni di sostenibilità

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Nella settimana appena trascorsa, Apple è finita nuovamente sotto i riflettori legali. Un gruppo di proprietari di Apple Watch ha presentato una causa contro l’azienda californiana, completamente insoddisfatto per le sue dichiarazioni su prodotti considerati "carbon neutral". Questo bagaglio giuridico arriva dopo il lancio, avvenuto a settembre 2023, della serie di smartwatch, tra cui l’Apple Watch Series 9, SE e Ultra 2, che portavano un’etichetta verde con un chiaro messaggio di impegno verso l’ambiente.

La denuncia e le sue rivendicazioni

La causa, depositata in un tribunale federale della California, coinvolge sette acquirenti di questi modelli di Apple Watch. Gli utenti affermano di non aver effettuato l’acquisto se fossero stati a conoscenza delle reali implicazioni delle affermazioni ambientali della Apple, che ora contestano. Secondo i querelanti, l'azienda avrebbe progettato una campagna pubblicitaria ingannevole, spacciando i propri prodotti come un'opzione ecologica attraverso un mix di minori emissioni e acquisti di crediti per compensare il carbonio.

Nel dettaglio, i ricorrenti parlano di due progetti attraverso i quali la Apple ha cercato di attenuare l'impatto ambientale delle sue smartwatch. Tuttavia, entrambi questi progetti sono stati messi in discussione: il primo, situato nelle colline Chyulu in Kenya, è parte di un parco nazionale protetto dal 1983, il che rende altamente improbabile il disboscamento, indipendentemente dall’intervento di Apple. Il secondo progetto, il Guinan Project in Cina, era caratterizzato da una fitta copertura arborea già nel 2015, anno di avvio dell’iniziativa. Pertanto, i querelanti sostengono che le riduzioni delle emissioni avrebbero avuto luogo anche senza la partecipazione di Apple, rendendo così ingannevoli le affermazioni di neutralità carbonica.

L'importanza delle scelte ecosostenibili

I ricorrenti non sono soli nella loro opinione; un’indagine condotta dalla National Retail Federation e IBM ha svelato che il 70% dei consumatori sia negli Stati Uniti che in Canada considera la sostenibilità ambientale un elemento cruciale nel processo decisionale d’acquisto. Questi dati sottolineano la crescente rilevanza del tema ambientale per i clienti, che si aspettano trasparenza e verità. In questo contesto, la denuncia si configura non solo come una richiesta di risarcimento, ma come un tentativo di incoraggiare un maggiore rispetto e autenticità da parte di grandi aziende come Apple.

La risposta di Apple alle accuse

In merito alla causa, Apple ha scelto di non entrare nel merito delle accuse, difendendo però le proprie iniziative ambientali. L’azienda sottolinea di aver ridotto le emissioni di produzione degli smartwatch di oltre il 75%, continuando a investire in progetti orientati alla natura, volti a rimuovere ingenti quantità di carbonio dall’atmosfera. Inoltre, Apple afferma di fornire un resoconto trasparente delle sue azioni ecologiche.

Non è la prima volta che la Apple è stata messa in discussione riguardo l'ecocompatibilità dei suoi prodotti. Già nel 2023, l’Unione Europea aveva espresso dubbi sulle affermazioni di carbon neutrality relative ad alcuni modelli di Apple Watch, etichettando tali affermazioni come scientificamente imprecise e fuorvianti. La BEUC, l'organizzazione dei consumatori europea, aveva criticato l'azienda, evidenziando come si basasse su crediti di compensazione, anziché su una vera e propria riduzione delle emissioni.

L’azienda, dal canto suo, riconosce che tra i 7 e i 12 kg di emissioni per ogni Apple Watch rimangono ancora in gioco, ma sostiene di compensarle attraverso crediti considerati di alta qualità. Una posizione complessa, che potrebbe accrescere l'interesse del pubblico e delle autorità sulla questione della sostenibilità e della trasparenza nel settore tecnologico.

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