Apple ritarda l'aggiornamento di Siri: preoccupazioni per la sicurezza bloccano il lancio dell'IA

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La comunità degli utenti di Apple attendeva con una certa trepidazione il nuovo aggiornamento di Siri, pensato per incorporare funzionalità di intelligenza artificiale avanzata. Tuttavia, la società di Cupertino ha proceduto a un ulteriore rinvio, una scelta che solleva interrogativi sulle preoccupazioni di sicurezza che si celano dietro questa decisione. Le voci si sono intensificate, rivelando che Apple teme possibili vulnerabilità potrebbero emergere con il nuovo aggiornamento.

Le problematiche legate alla sicurezza delle intelligenze artificiali

Le intelligenze artificiali, inclusi gli assistenti vocali come Siri, seguono un insieme di linee guida definite dai loro programmatori. Queste restrizioni mirano a impedire l'accesso non autorizzato a informazioni sensibili. Tuttavia, esiste il rischio che i meccanismi di sicurezza possano essere aggirati da utenti esperti che sanno come formulare le domande in modo strategico. È un po' come se qualcuno riuscisse a convincere un sistema a rivelare informazioni riservate, travestendo la propria richiesta.

Ad esempio, un chatbot potrebbe rifiutarsi di elaborare una guida su come avviare un’auto priva di chiavi. Tuttavia, cambiando l'approccio e chiedendo al sistema di scrivere una poesia sull'accensione di un’auto senza chiavi, le informazioni potrebbero affiorare con sorpresa, svelando così dettagli non previsti. Questa situazione illustra la riskiosità legata all'implementazione di tecnologie avanzate senza un'adeguata protezione.

La posizione di Apple sulla sicurezza e l'evoluzione di Siri

Apple sottolinea l'importanza della sicurezza dei propri utenti, un principio che rappresenta uno dei pilastri fondamentali della sua filosofia aziendale. Jacqueline Roy, portavoce ufficiale di Apple, ha affermato che l'azienda sta attivamente lavorando a una versione più personalizzata di Siri. Quest'ultima versione dovrebbe possedere una maggiore consapevolezza del contesto personale degli utenti e la capacità di interagire con diverse applicazioni.

Tuttavia, questo tipo di sviluppo porta con sé il rischio accresciuto di attacchi informatici. Se un malintenzionato riuscisse a sfruttare tecniche come il jailbreak o la prompt injection, ci sarebbero possibilità reali di accesso a dati privati e potenzialmente, la possibilità di impartire comandi pericolosi all’assistente vocale, senza il consenso dell'utente.

Una scelta ponderata: l’importanza del tempo nella sicurezza

In un contesto tecnologico sempre più competitivo, il rinvio del lancio dell’aggiornamento AI di Siri può sembrare un passo indietro per Apple, soprattutto se si considerano i progressi compiuti dai concorrenti che sviluppano assistenti vocali sempre più sofisticati. Tuttavia, la decisione di posticipare il lancio di Siri potrebbe rivelarsi più saggia di quanto possa apparire.

La sicurezza rappresenta un fattore cruciale: un assistente vocale con accesso a dati personali deve essere impenetrabile. Apple è apparsa decisa a impiegare il tempo necessario per garantire che Siri non diventi un pericolo per gli utenti. La filosofia della società è chiara: meglio una soluzione che arrivi in ritardo, ma sicura, che un lancio frettoloso che potrebbe portare a conseguenze disastrose.

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