Nel panorama aerospaziale internazionale, due nomi emergono con particolare forza: Blue Origin e SpaceX. Domenica 12 gennaio 2024, la prima delle due aziende, fondata da Jeff Bezos, proverà a lanciare il razzo New Glenn, mentre il giorno successivo toccherà a SpaceX con il settimo test della sua Starship, progettata per riportare gli astronauti sulla Luna. L'importanza di questi eventi non è solo tecnica; rappresenta un passo significativo per l’evoluzione delle esplorazioni spaziali.
Blue Origin e il lancio del New Glenn
Preparandosi per la sua prima missione, Blue Origin ha investito oltre 2,5 miliardi di dollari nello sviluppo del New Glenn, un razzo alto 98 metri, equivalente a un palazzo di trenta piani, e di 7 metri di diametro. Questo imponente vettore, in arrivo dalla rampa 36 dell'US Air Force di Cape Canaveral, è progettato per essere riutilizzabile, un aspetto cruciale per ridurre i costi di accesso allo spazio. Il razzo New Glenn può trasportare fino a 45 tonnellate in orbita bassa terrestre o 7 tonnellate verso la Luna.
Il sistema di propulsione è uno dei punti di forza del New Glenn. È dotato di sette motori BE-4, alimentati a metano e ossigeno liquido. Questa scelta costruttiva è rivolta a un futuro più sostenibile: sostituire il tradizionale cherosene contribuisce a ridurre l'impatto ambientale. La spinta totale dell'intero primo stadio supera le 1.700 tonnellate, fornendo la potenza necessaria per il decollo. Per il secondo stadio, Blue Origin utilizza i motori BE-3U, funzionanti con idrogeno e ossigeno liquido, per garantire ulteriori prestazioni ecologiche.
Questo lancio ha anche un'importante dimensione tecnologica, poiché per la prima volta verrà testato il sistema Blue Ring Pathfinder, progettato per ottimizzare il posizionamento dei satelliti. La missione non si limita a questo, dato che il New Glenn rappresenta anche una risposta diretta alla crescente concorrenza di altri operatori nello spazio, come Starlink di SpaceX, con l'intenzione di lanciare la costellazione Kuiper.
SpaceX e la Starship: Volare verso nuovi orizzonti
Subito dopo la missione di Blue Origin, SpaceX si prepara al lancio della Starship, che avrà luogo il 13 gennaio 2024. Questo razzo, alto 122 metri, ambisce a diventare un riferimento per le missioni spaziali, supportando non solo il trasporto di carichi verso la Luna, ma anche prevedendo future spedizioni marziane. L'innovazione di SpaceX sta nel design della Starship, progettata per essere completamente riutilizzabile, offrendo così ulteriori vantaggi in termini di costi e sostenibilità.
Un elemento chiave della Starship è il sistema di propulsione Raptor, che nella sua evoluzione attuale può generare fino a 280 tonnellate di spinta. Il razzo dispone di 33 motori nel primo stadio e sei nel secondo, offrendo una potenza senza precedenti. Non solo, il nuovo modello prevede anche innovazioni nel sistema di guida e controllo, aumentando così la sua efficacia operativa.
Per ottenere dati preziosi sull'affidabilità del volo, SpaceX ha programmato il test di riaccensione di uno dei propulsori durante la traiettoria. Inoltre, nel corso della missione, verranno espulsi dieci satelliti Starlink di nuova generazione per verificare il loro funzionamento. Queste operazioni saranno monitorate da trentamila telecamere, un passo che implica un miglioramento nella raccolta di informazioni durante i voli.
L’ammarraggio della Starship, programmato per questa missione, sarà più controllato rispetto ai precedenti tentativi. Sulla rampa di lancio, infatti, è stato implementato un nuovo sistema di radar per facilitare questo processo. Se tutto andrà come previsto, SpaceX prevede un futuro lancio in cui sarà possibile effettuare l'atterraggio della Starship su una piattaforma, un obiettivo ambizioso che testimonia le capacità della compagnia di innovare nel settore.
Il futuro dell'esplorazione spaziale
L’inizio di queste due missioni rappresenta un punto di svolta per il settore privato dell’esplorazione spaziale. Con il New Glenn e la Starship, il panorama del mercato spaziale sta evolvendo rapidamente, portando a costi di lancio più competitivi e la possibilità di realizzare operazioni complessive più efficaci. Con queste iniziative, Jeff Bezos ed Elon Musk non stanno solo spingendo avanti la frontiera della tecnologia spaziale, ma anche contribuendo a plasmare il futuro delle missioni umane e dei viaggi interplanetari. La corsa verso il nuovo spazio è già iniziata, rivelando opportunità enormi per i prossimi anni.