Il 10 gennaio 2025 si celebra il 19° anniversario del MacBook Pro, il portatile che ha segnato una svolta fondamentale nella storia dei computer Apple. Presentato da Steve Jobs durante la Macworld Conference & Expo del 2006, il MacBook Pro non fu solo un aggiornamento della linea PowerBook, ma una vera e propria rivoluzione tecnologica con l'introduzione dei processori Intel, che permise un netto incremento delle prestazioni. Il dispositivo ha continuato a rimanere un simbolo dell'innovazione di Apple nel corso degli anni, evolvendosi con design e caratteristiche che hanno ridefinito il concetto di laptop.
Dall'era PowerPC a Intel: una svolta epocale
Quando il MacBook Pro fece la sua comparsa, segnò il passaggio cruciale dagli architetture PowerPC a quella Intel, abbandonando un sistema che era stato il fulcro dei computer Apple per anni. Jobs introdusse il MacBook Pro come il successore ideale dei modelli PowerBook, dotato di un chassis in alluminio simile ma arricchito da un processore Intel Core, una webcam e il connettore magnetico MagSafe per la ricarica. Grazie all'uso di processori Intel, Apple affermò che il MacBook Pro avrebbe offerto fino a quattro volte le prestazioni del PowerBook G4. Questa transizione fu facilitata dall’introduzione di Rosetta, un software che consentì alle applicazioni PowerPC di funzionare senza problemi sui nuovi portatili Intel-based.
Configurazione e specifiche: il primo MacBook Pro
L'originale MacBook Pro era disponibile in due configurazioni, entrambe dotate di schermi widescreen da 15.4 pollici con una risoluzione di 1440 x 900 pixel. Il modello base era alimentato da un processore Intel Core Duo da 1.67 GHz, con 512MB di RAM DDR2 e un hard disk da 80GB. Il secondo modello presentava un processore più potente da 1.83 GHz, 1GB di RAM e un disco rigido da 100GB. Entrambi i modelli vantavano schede grafiche ATI Mobility Radeon X1600 e il peso ridotto di 5.6 libbre, con uno spessore di un solo pollice.
Questa prima edizione del MacBook Pro presentava anche varie porte, tra cui due USB 2.0, una FireWire 400, una porta Ethernet Gigabit e uno slot ExpressCard/34, quest’ultimo utile per l’espansione del sistema. Inizialmente, l'assenza della porta FireWire 800 suscitò qualche critica da parte degli utenti, un inconveniente che sarebbe stato corretto nelle versioni successive. Nel mese di aprile 2006, Apple rispose alle richieste introducendo anche una variante con schermo da 17 pollici, aumentando così le opzioni disponibili per i consumatori.
Evoluzione e innovazioni della linea MacBook Pro
Negli anni, la line-up del MacBook Pro ha continuato a evolversi, apportando significative migliorie sia in termini di design che di tecnologia. Un’importante tappa è stata l’introduzione della costruzione unibody nel 2008, che conferì al portatile una maggiore robustezza e un’estetica più elegante. Nel 2012, il MacBook Pro si è ulteriormente distinto con l'arrivo del display Retina, un passo avanti fondamentale nella qualità visiva. Nel 2016, fu la volta della Touch Bar, una striscia touch con comandi personalizzabili, che suscitò un acceso dibattito tra gli utenti.
Il 2020 ha rappresentato un altro cambiamento significativo con il passaggio da processori Intel a chip Apple Silicon, segnalando la fine dell'epoca Intel per il MacBook Pro. Apple ha iniziato a utilizzare i suoi chip M1, M1 Pro e M1 Max, introducendo prestazioni e efficienza mai viste prima. Questa transizione ha ulteriormente consolidato il MacBook Pro come un leader nel settore dei portatili, in grado di soddisfare le esigenze non solo dei professionisti ma anche degli utenti comuni.
Il MacBook Pro continua ad essere un faro di innovazione, mantenendo il passo con le esigenze di un panorama tecnologico in costante evoluzione, dimostrando come le scelte fatte quasi vent'anni fa siano ancora rilevanti e all'avanguardia.