New York City punta a diventare la capitale del crypto: la richiesta dei leader del settore

A New York, il sindaco Eric Adams promuove un summit per chiedere l’eliminazione delle restrittive normative sulle criptovalute, puntando a trasformare la città in un centro di innovazione finanziaria.

A New York City, il mondo delle criptovalute si mobilita per chiedere cambiamenti significativi nelle normative statali. Durante un incontro denominato “Crypto Summit”, organizzato dal sindaco Eric Adams, i leader del settore si sono uniti per sollecitare l’eliminazione delle regolamentazioni restrittive, con l’obiettivo di trasformare la città in un “crypto sanctuary city”. Questa richiesta arriva in un periodo in cui l’industria delle criptovalute sta cercando spazi di manovra più ampi per innovare e investire, mentre le normative attuali sembrano frenare queste aspirazioni.

L’obiettivo di Eric Adams

Il sindaco di New York, noto per il suo approccio controverso alla governance e per avere recentemente fronteggiato accuse di corruzione, ha accolto con entusiasmo l’evento. La sua dichiarazione di intenti era chiara: “Sento puzza di denaro, crypto, blockchain e tutte le cose buone”, ha affermato ai giornalisti prima dell’inizio del summit. Adams spera di attrarre investimenti significativi in un settore in forte espansione, cogliendo l’occasione per promuovere la città come un hub per l’innovazione tecnologica e finanziaria.

Attualmente, per operare a New York, le aziende di criptovalute devono ottenere un BitLicense, una licenza che molte di esse considerano un ostacolo insormontabile. Secondo quanto riportato da Bitcoin Magazine, i partecipanti al summit hanno criticato duramente questo programma, sostenendo che impedisce l’entrata di miliardi di dollari in città.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

La richiesta di libertà per le crypto

Nick Spanos, fondatore del Bitcoin Center di New York City, ha sottolineato paragonando il sostegno dato agli immigrati con quello che le aziende crypto meritano. “Stiamo dando asilo agli immigrati. Possiamo offrire asilo anche alle aziende crypto”, ha dichiarato, rendendo chiari i parallelismi tra le lotte per i diritti civili e quelle del settore cripto. Nonostante Adams non abbia il potere di cambiare direttamente le leggi statali, ha espresso il desiderio di vedere il BitLicense abolito.

Durante una conferenza stampa, ha nuovamente sollecitato i leader del settore a unirsi per fare pressione su Albany, affinché si possano intraprendere azioni favorevoli per promuovere la crescita della industria delle criptovalute e della tecnologia blockchain. La richiesta di un cambiamento normativo si associa alla necessità di snellire le procedure burocratiche che potrebbero ostacolare il potenziale economico della città.

Un contesto controverso

Il soggetto non è privo di polemiche. Adams ha la sua dose di controversie legate a accuse di corruzione, che risalgono a quando è entrato in carica. Alcuni mesi fa, i pubblici ministeri federali hanno mosso accuse nei suoi confronti, sostenendo che avesse accettato contributi di campagna illeciti attraverso pratiche di corruzione. Tuttavia, questa situazione è cambiata quando il Ministero della Giustizia, sotto l’amministrazione Trump, ha ricevuto ordini di abbandonare il caso, portando a dimissioni di massa tra i procuratori federali.

Questo contesto di difficoltà ha alimentato le parole di Adams durante il summit, dove ha paragonato le esperienze di audit e persecuzione vissute dagli imprenditori cripto con le sue sfide legali. Ha parlato di un clima di ostilità, affermando che le imprese del settore venivano trattate come nemiche anziché come preziosi partner.

Un consiglio per le criptovalute

All’incontro, il sindaco ha anche annunciato l’intenzione di creare il primo consiglio consultivo sulle risorse digitali della città. Questo consiglio avrà il compito di valutare e consigliare sulle questioni riguardanti le criptovalute. Adams prevede di nominare il presidente e gli altri membri a breve, ipotizzando che molti di essi possano provenire dal gruppo di partecipanti al summit, che rappresentano un patrimonio combinato di oltre un trilione di dollari in asset mondiali.

Questo incontro è stato strategicamente strutturato per imitare il Digital Assets Summit della Casa Bianca di Trump tenutosi a marzo. La presenza di leader del settore provenienti da startup di successo e family offices ha sottolineato l’importanza dell’evento, che ha attratto l’attenzione e l’interesse di una comunità in espansione e ricca di potenzialità.

Seguici su Telegram

Seguici su Telegram per ricevere le Migliori Offerte Tech

Unisciti ora