La rinascita di Space Race: il cabinato arcade di Atari torna grazie alla stampa 3D

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Il celebre cabinato arcade "Space Race" di Atari, lanciato nel luglio del 1973, ha ritrovato nuova vita grazie a un progetto moderno che integra tecnologia di scansione e stampa 3D. Molto più di un semplice gioco, Space Race rappresenta una parte significativa della storia dei videogiochi, essendo il successore di Pong e parte dell'alba dell’era arcade. Con il suo design pionieristico, il cabinato, peraltro poco conosciuto, ha ispirato appassionati e collezionisti nel corso degli anni.

La storia di Space Race e il suo design unico

"Space Race", nonostante il suo lancio nel lontano 1973, ha presentato una meccanica di gioco semplice e coinvolgente. In un'epoca in cui la grafica era ancora primitiva e giocata in bianco e nero, il giocatore controllava una nave spaziale che doveva attraversare lo schermo, schivando ostacoli sempre più complessi. Sebbene il successo commerciale sia stato limitato, il cabinato ha guadagnato una certa fama tra i cultori del settore, non solo per il gameplay ma anche per le sue caratteristiche estetiche innovative. Il design in vetroresina gli conferiva un aspetto futurista per i tempi, rendendolo un oggetto da collezione desiderato da molti appassionati di giochi arcade.

I cabinati originali di Space Race sono diventati oggetti rari e molto ambiti. Questo crea un'atmosfera nostalgica che ha attratto un team di appassionati noti come "Retro Collective", i quali hanno intrapreso il compito di ricreare una delle sue versioni limitate. La richiesta di un cabina di questo tipo ha spinto i membri del team a reperire risorse e tecnologie innovative per affrontare la sfida.

L'innovativa scansione 3D con iPhone

Un momento cruciale nel processo di ricreazione di Space Race è avvenuto quando il team ha avviato una collaborazione con un collezionista di giochi vintage. Questi possedeva uno dei rari originali e, grazie a un'app per scansione 3D chiamata "3D Scanner", è stato in grado di produrre un modello dettagliato del cabinato utilizzando il proprio iPhone. Questa app sfrutta la tecnologia LiDAR, che permette di acquisire informazioni sulla profondità dell'ambiente per generare un modello 3D in tempo reale.

Il procedimento di scansione si svolge in modo intuitivo: l'utente si posiziona davanti all'oggetto da scansionare e muove il dispositivo lentamente, consentendo all’app di catturare dettagli e forme. Gli scansioni ottenute riescono a restituire una rappresentazione precisa e tridimensionale, che diventa la base per il successivo progetto di ricostruzione. È cruciale eseguire questa fase in un ambiente illuminato, mantenendo inoltre la stabilità del telefono durante la scansione.

Dopo la creazione del modello 3D, il prossimo passo ha richiesto pazienza e attenzione ai dettagli per riprodurre il cabinato, rispettando tutte le specifiche dell’originale negli aspetti di misura e conformazione.

La ricostruzione del cabinato e utilizzo della stampa 3D

Una volta ottenuto il modello, "Retro Collective" si è dedicato alla ricostruzione del cabinato di Space Race. Questo processo non è stato affatto semplice, richiedendo l'analisi di misure e spessori per ottenere una replica realistica e funzionale. Una delle sfide maggiori è stata la divisione del design in più parti, portando a una creazione complessiva di 120 pezzi separati, realizzati con acido polilattico , un materiale molto comune e versatile per la stampa 3D.

I componenti stampati sono stati successivamente assemblati. Questo passaggio implicava incastrare e incollare pezzi sempre più grandi, formando infine l'involucro del cabinato. Sono stati utilizzati materiali specifici, come un nastro in fibra di vetro, per fissare il tutto in modo sicuro. L'esteriorità è stata rifinita con materiali che creano un effetto sabbiato e glitterato, molto simile a quello dell'originale, restituendo un aspetto accattivante.

Sul fronte dei componenti elettronici, il team ha integrato un monitor CRT in bianco e nero, utilizzato tipicamente per sorveglianza e dotato di ingresso composito. Questa scelta ha permesso di mantenere l'autenticità e migliorare l'esperienza di gioco. In aggiunta, i joystick sono stati ricreati con precisione, così come sono state installate originali gettoniere, logo vetrofanie, e dettagli che richiamano l'estetica originale di Atari.

La riscoperta del cabinato e l'emulazione moderna

L'emulazione del gameplay originale di Space Race è stata realizzata tramite la piattaforma MiSTer Multisystem. Questa soluzione garantisce bassi tempi di latenza e un'esperienza di gioco più fluida rispetto ad emulatori come il MAME, grazie all’utilizzo di FPGA, che consente ai circuiti di lavorare in parallelo. Il risultato è un cabinato che non solo riporta alla memoria i tempi d'oro dei videogiochi degli anni '70 e '80, ma lo fa anche con la tecnologia contemporanea, mantenendo intatta l'essenza di un gioco che ha segnato un'epoca.

Grazie a questo progetto, gli appassionati che hanno vissuto il periodo delle sale giochi possono riscoprire un gioco fondamentale nella storia dell'intrattenimento elettronico, riaffacciandosi a un passato che ha influenzato enormemente il presente. La simbiosi tra tecnologia vintage e moderna, rappresentata dalla fusione di scansione 3D e stampa avanzata, offre un nuovo spazio per uno strumento ludico che ha ancora molto da offrire nel campo dei videogiochi.

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