Jamie Lee Curtis riesce a far rimuovere un’inserzione con la sua immagine non autorizzata

La questione della privacy delle celebrità riemerge dopo che Jamie Lee Curtis ha fatto rimuovere un’inserzione pubblicitaria non autorizzata generata da intelligenza artificiale, evidenziando i rischi legati ai deepfake.

La questione del riconoscimento e del rispetto della privacy delle celebrità è tornata prepotentemente alla ribalta dopo che Jamie Lee Curtis ha ottenuto la rimozione di un’inserzione pubblicitaria generata da intelligenza artificiale che usava la sua immagine senza autorizzazione. La famosa attrice, conosciuta per il suo ruolo nel franchise di “Halloween“, ha preso posizione con un messaggio diretto a Mark Zuckerberg, CEO di Meta, per denunciare l’uso improprio della sua figura. Questa vicenda mette in luce le problematiche legate all’uso dell’intelligenza artificiale nel mondo della pubblicità e dell’intrattenimento.

La segnalazione di Jamie Lee Curtis a Mark Zuckerberg

Curtis ha contattato Zuckerberg attraverso un messaggio privato, sottolineando la sua opposizione all’uso della sua immagine per promuovere “qualcosa che non ho autorizzato, concordato o appoggiato”. Nel suo intervento, ha evidenziato che l’inserzione utilizza materiale tratto da un’intervista con Stephanie Ruhle di MSNBC, dove parlava dei devastanti incendi a Pacific Palisades avvenuti all’inizio dell’anno. Questa pubblicità inappropriata, apparsa su Instagram per diversi mesi, mostrava Curtis come testimonial di un prodotto dentale, suscitando preoccupazione sul modo in cui l’IA può manipolare l’immagine delle persone pubbliche.

La reazione di Meta e la celebrazione di Curtis

Dopo la segnalazione di Curtis, un portavoce di Meta ha confermato che l’inserzione violava le politiche aziendali e che, di conseguenza, era stata rimossa. La notizia ha reso soddisfatta l’attrice, che ha condiviso il suo entusiasmo su Instagram scrivendo: “FUNZIONA! EVVIVA INTERNET! LA VERGOGNA HA UN VALORE! GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE HANNO PARTECIPATO E AIUTATO A CORREGGERE!”. Questa vicenda ha messo in evidenza l’importanza della partecipazione pubblica e dell’appoggio alle celebrità quando si trovano a fronteggiare abusi legati alla loro immagine.

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L’argomento crescente dei deepfake e delle celebrità

Quello di Jamie Lee Curtis è solo l’ultimo di una serie di incidenti in cui l’intelligenza artificiale viene utilizzata per impersonare celebrità. A inizio anno, Scarlett Johansson ha messo in guardia sul “futuro immediato dell’umanità” dopo la diffusione di un video deepfake che la riguardava. Queste tecnologie, spesso, utilizzano campioni audio e visivi di persone reali per creare contenuti che sembrano autentici, generando confusione e danno all’immagine dei soggetti coinvolti. Ad esempio, un video deepfake ha erroneamente mostrato Johansson e altre celebrità ebraiche come Jerry Seinfeld e Drake protestare contro Kanye West per la vendita di magliette con il simbolo della svastica.

Gli episodi di deepfake noti

Altri casi di deepfake si sono verificati senza risparmiare nessuna figura pubblica. Un video ha mostrato il famoso quarterback Patrick Mahomes auto-critico dopo una pesante sconfitta al Super Bowl del 2025. Inoltre, nel 2023, è apparso un deepfake di Tom Hanks che promuoveva un piano dentale, mentre, durante la campagna presidenziale del 2024, la celebre cantante Taylor Swift ha denunciato il candidato Donald Trump per aver condiviso un deepfake che sembrava mostrare la cantante sostenere la sua corsa.

La questione della privacy e l’intelligenza artificiale

La crescente preoccupazione per l’uso dell’IA nel mondo dello spettacolo è un tema rilevante, che interessa non solo le celebrità, ma tutti gli utenti della rete. La capacità di creare immagini e video falsi che sembrano reali pone interrogativi critici sulla privacy e l’identità. L’incidente di Jamie Lee Curtis potrebbe rappresentare un cruciale punto di svolta nella consapevolezza collettiva riguardo all’appropriazione dell’immagine delle persone e la necessità di proteggere la loro integrità.

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