Google stravince nel settore dell’intelligenza artificiale: il futuro è già qui

Il keynote di Google all’I/O 2025 segna un avanzamento decisivo nell’intelligenza artificiale con Gemini, evidenziando il divario crescente rispetto ad Apple e le sfide future per Cupertino.

L’ultimo keynote di Google, tenutosi all’evento I/O 2025, segna un punto di non ritorno nel mondo dell’intelligenza artificiale. La presentazione ha messo in mostra avanzamenti significativi della tecnologia Gemini, superando nettamente i tentativi di Apple di entrare nel campo dell’AI. Questo scenario non fa altro che evidenziare quanto Apple stia faticando per tenere il passo, mentre Google dimostra di avere già un enorme vantaggio.

Google I/O 2025: un raggiungimento notevole

La conferenza I/O 2025 di Google è stata caratterizzata da un keynote di quasi due ore, incentrato praticamente interamente sull’intelligenza artificiale. Il termine “AI” è stato menzionato così spesso che Google ha attivato un tracker dedicato per monitorarne l’uso durante l’evento. Dai dispositivi smart agli assistenti virtuali, ogni aspetto sembra essere stato aggiornato e migliorato grazie alle nuove tecnologie presentate.

La presentazione ha catalizzato l’attenzione, evidenziando funzionalità innovative e strumenti impressionanti che vanno a potenziare non solo i prodotti già esistenti ma anche le prospettive future di Google nel campo dell’AI. A dispetto del crescente scetticismo attorno all’argomento, questa edizione dell’I/O è stata accolta con entusiasmo e ha offerto spunti interessanti per comprendere come l’intelligenza artificiale rivoluzionerà le nostre vite quotidiane.

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La differenza tra Google e Apple

Risulta lampante un confronto tra Google e Apple nel settore dell’AI. Mentre Google continua a espandere una gamma vasta e robusta di applicazioni e strumenti avanzati, Apple sembra limitarsi a tentativi sporadici e aggiornamenti dell’assistente Siri, senza un piano strutturato che punti a un reale sviluppo ingegneristico nell’AI.

Apple non è ancora entrata nel mercato dei Modelli di Linguaggio di Grandi Dimensioni , e questo diventa un punto di debolezza se paragonato alla piattaforma Gemini di Google. Quest’ultima rappresenta non soltanto un salto tecnologico, ma un cambiamento fondamentale nell’esperienza utente, portando l’intelligenza artificiale a un livello completamente nuovo. La differenza tra le due aziende diventa quindi palese, con Google che sembra essere in prima linea nell’innovazione.

Le scommesse per Apple

In vista del WWDC 2025, è difficile pensare che Apple riesca a presentare qualcosa di paragonabile alle novità portate da Google. La convinzione generale è che Cupertino debba rivedere la sua strategia e considerare un’alleanza con Google piuttosto che affrontare da sola la sfida dello sviluppo di un assistente intelligente.

Ciò che potrebbe realmente rappresentare un vantaggio per i clienti Apple sarebbe un’integrazione di Gemini all’interno dell’ecosistema iOS. Un precedente già esiste: il supporto per ChatGPT in Siri è stato introdotto in iOS 18.2. Portare Gemini sugli iPhone potrebbe trasformare radicalmente l’esperienza utente, consentendo agli utenti di accedere a uno strumento potente direttamente dal loro dispositivo. Questa mossa potrebbe risultare ben più efficace che tentare di rilanciare Siri autonomamente.

Gemini su iPhone: un futuro possibile

La vera potenzialità di Gemini si sta già manifestando, con utenti che possono interagire con l’app in modalità live, condividere schermi e fotocamere, e persino mappare l’app al pulsante azione per un accesso veloce. Questa funzionalità evidenzia nettamente ciò che ci si aspetterebbe da un’evoluzione vivace e reattiva dell’assistente virtuale, un obiettivo che sembra ancora lontano per Apple.

Con il predominio di Google in questo panorama tecnologico, resta da vedere come Apple risponderà alle pressioni del mercato e alle aspettative dei consumatori. La competizione è accesa e le sfide sono enormi; i prossimi sviluppi nel campo dell’intelligenza artificiale saranno sicuramente decisivi per entrambe le aziende.

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