Google si prepara a fare un importante annuncio riguardante Gemini Nano, il suo modello di intelligenza artificiale on-device. Con l’introduzione di nuove API GenAI di ML Kit, gli sviluppatori avranno a disposizione strumenti per integrare facilmente funzioni come la sintesi di testi, la correzione di bozze, la riscrittura e la generazione di descrizioni per immagini all’interno delle loro applicazioni. Questa espansione è prevista per l’evento I/O 2025, creando grandi aspettative nel mondo tech.
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L’importanza di Gemini Nano
Negli ultimi anni, la tecnologia dell’intelligenza artificiale generativa ha rivoluzionato il modo in cui comunichiamo e creiamo contenuti online. Gli utenti di tutto il mondo si rivolgono a chatbot come Google Gemini per svolgere compiti come riassumere articoli o correggere email. Tuttavia, l’uso di tecnologie di intelligenza artificiale suscita preoccupazioni legate alla privacy, soprattutto quando si trattano informazioni sensibili. Per affrontare queste problematiche, Google ha sviluppato Gemini Nano, una versione più compatta e ottimizzata del suo modello di AI, progettata per operare direttamente sui dispositivi, senza necessità di un server cloud. A oggi, l’accesso a Gemini Nano era limitato a un’unica linea di dispositivi e solo all’input di testo, ma con l’imminente annuncio, essa verrà ampliata a un numero maggiore di dispositivi Android e includerà il supporto per l’immagine.
Le novità in arrivo all’evento I/O 2025
La scorsa settimana, Google ha pubblicato l’elenco delle sessioni per il suo evento I/O 2025, includendo una dedicata a Gemini Nano su Android, con il titolo “Gemini Nano on Android: Building with on-device Gen AI.” Secondo la descrizione della sessione, verrà presentato un nuovo insieme di API di intelligenza artificiale generativa che sfruttano la potenza di Gemini Nano. Queste API faciliteranno l’implementazione di casi d’uso come la sintesi di testi, la correzione di bozze e la generazione di descrizioni per immagini.
Nel mese di ottobre, Google aveva aperto l’accesso sperimentale a Gemini Nano tramite l’AI Edge SDK, permettendo a sviluppatori terzi di testare funzionalità di elaborazione di testo sui dispositivi Pixel 9. L’AI Edge SDK offriva strumenti per funzionalità basate su testi, pur non includendo la generazione di descrizioni per immagini, un aspetto che Google ha sottolineato per la sessione I/O imminente. Le nuove API GenAI di ML Kit potrebbero quindi rappresentare una versione migliorata delle capacità già esplorate.
Cosa includono le nuove API di ML Kit
Recentemente, Google ha reso disponibili in forma riservata le documentazioni sulle nuove API GenAI di ML Kit. Questa SDK rappresenta un’opportunità per gli sviluppatori di integrare capacità di machine learning senza necessità di approfondire il funzionamento dei modelli sottostanti. Le API GenAI consentiranno agli sviluppatori di sfruttare Gemini Nano per compiti comuni grazie a interfacce semplici e intuitive. Queste nuove funzionalità comprendono la sintesi, la revisione e la riscrittura di testi, oltre alla generazione di descrizioni per immagini. Tutte queste funzioni coincidono con quanto sarà annunciato nella sessione I/O, suggerendo un lancio imminente delle nuove API.
Un confronto con l’AI Edge SDK
A differenza dell’AI Edge SDK, le API GenAI di ML Kit entreranno in una fase beta, indicativa di un possibile utilizzo commerciale. Attualmente, gli sviluppatori non possono pubblicare app che sfruttino l’AI Edge SDK, impedendo quindi la possibilità di usufruire di Gemini Nano. Un’altra differenza significativa è che le API GenAI supportano anche inputs visivi, aprendo la strada alla generazione di descrizioni di immagini, una novità attesa con interesse. Mentre l’AI Edge SDK è limitato ai dispositivi Pixel 9, le nuove API saranno disponibili su qualsiasi smartphone Android compatibile con il modello multimodale Gemini Nano, includendo nomi come HONOR Magic 7, Motorola Razr 60 Ultra, OnePlus 13, Samsung Galaxy S25 e Xiaomi 15.
Per gli sviluppatori interessati a provare Gemini Nano nelle loro app, la documentazione pubblica delle nuove API GenAI di ML Kit rappresenta un buon punto di partenza.
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