Apple e il mercato cinese: un calo drammatico delle vendite negli ultimi trimestri

Le vendite di Apple in Cina calano drasticamente, con un ribasso del 2% e un crollo dell’11% nei primi tre mesi del 2025, mentre i marchi locali beneficiano di sussidi governativi.

Negli ultimi anni, Apple ha affrontato crescenti difficoltà nel mercato cinese, un contesto complesso che ha portato a una sostanziale riduzione delle vendite. I dati dell’ultimo trimestre fiscale evidenziano un ribasso del 2% rispetto all’anno precedente, segnando solo tre trimestri in attivo negli ultimi dodici. Le perdite sono state piuttosto significative, con un crollo dell’11% nei primi tre mesi del 2025 e un impressionante -13% nel primo trimestre del 2024. Nel settore degli smartphone, Apple non è l’unica azienda straniera a combattere per mantenere la propria posizione.

Calo delle spedizioni per i marchi non cinesi

Secondo un rapporto recente pubblicato dalla China Academy of Information and Communications Technology, un ente legato al governo, le marche di smartphone non cinesi hanno visto una riduzione delle spedizioni pari al 49,6% rispetto a marzo 2024. Questo abbassamento si traduce in numeri assoluti, passando da 3,7 milioni a soli 1,8 milioni di unità spedite. Questo forte decremento segna una rottura significativa nel trend di mercato, evidenziando le sfide che affrontano le marche globali.

È da notare che la CAICT aveva già rilasciato un rapporto simile lo scorso marzo, riferendosi ai dati di gennaio. In quella sede, si era registrata una flessione del 21% nelle spedizioni per i marchi stranieri, che erano scese da 5,5 milioni a 4,3 milioni di unità rispetto all’anno precedente. Questo coerente calo suggerisce una tendenza negativa che continua ad amplificarsi, colpendo non solo Apple ma diverse aziende internazionali operanti nel settore degli smartphone.

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Il programma di sussidi del governo cinese

Una spiegazione cruciale per l’enorme calo nelle vendite potrebbe risiedere nell’introduzione del programma di sussidi per smartphone attivato a livello nazionale in Cina, avviato lo scorso gennaio. Questo programma è dedicato ai modelli di smartphone con un prezzo inferiore a CNY 6.000 . Malgrado questo limite esclusivo, la misura ha fornito un notevole vantaggio ai marchi locali, i quali sono in grado di offrire hardware di qualità a prezzi inferiori rispetto ai prodotti Apple.

Quest’iniziativa ha dimostrato di avere un impatto significativo sul mercato, come evidenziato da un report di Counterpoint Research. Il programma ha guidato un aumento del 2,5% nelle vendite di smartphone rispetto all’anno scorso, evidenziando come i marchi locali come Huawei abbiano visto una crescita straordinaria delle vendite, pari al 28,5%. In netto contrasto, Apple ha subito un decremento del 7,7%, evidenziando il divario crescente rispetto ai concorrenti nazionali.

Le politiche governative mirate a stimolare i consumi locali non solo influenzano le vendite, ma modellano anche il panorama competitivo, costringendo i marchi stranieri a affrontare una sfida senza precedenti.

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