Un nuovo progetto di legge presentato dalla rappresentante Zoe Lofgren, membro democratico della California, mira a consentire ai titolari di diritti d'autore di ottenere ordini del tribunale per obbligare i provider di servizi Internet a bloccare l'accesso a siti di pirateria situati all'estero. Questa iniziativa è il risultato di oltre un anno di collaborazione con le industrie tecnologiche, cinematografiche e televisive, secondo quanto dichiarato dalla stessa Lofgren in un comunicato stampa. La proposta sembra raccogliere interesse a Capitol Hill, dove Lofgren ha annunciato la sua intenzione di collaborare anche con i leader repubblicani per portare avanti la legge.
Dettagli della proposta di legge
La proposta, nota come "Foreign Anti-Digital Piracy Act", prevede che non solo i provider di servizi Internet ma anche i fornitori DNS possano essere costretti a bloccare l'accesso ai siti pirati. Questo approccio è stato presentato come un modo per affrontare le violazioni di copyright senza compromettere la libertà della rete, sebbene alcune associazioni di consumatori esprimano preoccupazioni significative riguardo ai potenziali effetti di censura.
Zoe Lofgren, impegnata nel Comitato per la Scienza, lo Spazio e la Tecnologia della Camera, nonché nel Sottocomitato sui Tribunali, Proprietà Intellettuale, Intelligenza Artificiale e Internet, ha evidenziato il suo impegno nel trovare un rimedio per le violazioni di copyright perpetrate da entità straniere. La dichiarazione di Lofgren sottolinea come questo nuovo approccio potrebbe incidere positivamente nella lotta contro la pirateria digitale.
L'appoggio dell'industria cinematografica
Il comunicato stampa di Lofgren cita Charles Rivkin, presidente e CEO della Motion Picture Association , che ha sostenuto attivamente l'adozione di leggi simili a quelle proposte dalla rappresentante. Rivkin ha fatto notare come oltre 55 nazioni abbiano già implementato strumenti simili, vedendo una riduzione dell'impatto della pirateria e garantendo al tempo stesso l'accesso legittimo ai contenuti per i consumatori. Queste parole evidenziano l’appoggio che l’industria del cinema e della televisione riserva alla proposta, ritenuta fondamentale per aggiornare i meccanismi di protezione dei diritti d'autore nel contesto digitale odierno.
Critiche e preoccupazioni sul progetto
Tuttavia, il progetto di legge non è privo di critiche. Il gruppo di difesa dei consumatori Public Knowledge ha etichettato la proposta come una misura “censoriosa”, affermando che essa costringerebbe i provider di banda larga a diventare “poliziotti del copyright” a spese degli americani. Le preoccupazioni principali riguardano la creazione di una sorta di infrastruttura per la censura, che potrebbe portare a blocchi globali di siti web sulla base di procedure expedite e senza la necessaria trasparenza.
Meredith Rose, una delle responsabili politiche di Public Knowledge, ha messo in risalto come la legge preveda ordini di blocco che potrebbero influire su ogni provider di servizio, minando l’accesso delle persone a risorse legittime e ottenendo obiettivi dannosi già osservati in altri paesi. Secondo le criticità sollevate, tale potere di blocco potrebbe risultare vulnerabile ad abusi, suscitando dubbi sulla protezione dei diritti degli utenti.
In un momento in cui la lotta alla pirateria online sta diventando sempre più centrale nel dibattito pubblico, le implicazioni di questa proposta di legge sono ampie e diverse, creando tensioni tra protezione dei diritti d’autore e libertà di accesso alla rete.