OpenAI: continui disservizi destano preoccupazioni tra gli utenti nel mese di dicembre

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OpenAI ha recentemente affrontato un altro episodio di significativi disservizi, con i suoi servizi ChatGPT e Sora irraggiungibili per diverse ore il 26 dicembre 2023. Questo nuovo blackout ha sollevato dubbi sull'affidabilità della struttura tecnologica dell'azienda, soprattutto considerando che si tratta della seconda interruzione avvenuta nel mese di dicembre. Gli utenti, già critici riguardo all'operatività del servizio, sono sempre più preoccupati per le ripercussioni di questi problemi sulle loro attività quotidiane.

Un blackout di oltre quattro ore

L'incidente ha avuto inizio intorno alle 19:30, quando gli utenti hanno iniziato a segnalare l'inaccessibilità delle piattaforme di OpenAI. La situazione è durata oltre quattro ore, con il ripristino solo intorno alle 22:30, momento in cui gli utenti hanno potuto tornare a utilizzare i servizi, seppur con alcune difficoltà e rallentamenti temporanei. Il problema ha suscitato una risposta immediata da parte dell’azienda, che ha cercato di chiarire le cause del malfunzionamento.

Durante l'interruzione, diversi utenti hanno riportato messaggi di errore, creando un clima di frustrazione. In un comunicato rilasciato da OpenAI, è emerso che la compagnia ha attribuito questo blackout a un fornitore upstream, senza fornire ulteriori dettagli sull'identità di quest'ultimo o sulla natura specifica del problema. Inoltre, è interessante notare che alcuni servizi di terze parti che utilizzano l’API di OpenAI, come Perplexity e l'assistente AI di Siri, non hanno mostrato alcun malfunzionamento.

Riprova dopo un altro precedente blackout

Questo episodio non è isolato. Solo due settimane prima, OpenAI aveva annunciato un'interruzione simile, causata da un difetto legato a un nuovo servizio di telemetria, con il disservizio che si era protratto per circa sei ore. L'azienda, di norma poco incline a questi problemi, ha trovato in questo dicembre un mese particolarmente difficile, accendendo la spia d’allerta riguardo la stabilità della sua infrastruttura. Sebbene questi eventi non siano stati frequenti in passato, la loro ricorrenza in un periodo così ravvicinato ha suscitato allerta tra gli utenti.

Questi ripetuti blackout rappresentano non solo una sfida per OpenAI, ma anche un possibile rischio per numerosi professionisti che fanno affidamento sui suoi strumenti per le loro operazioni quotidiane. I disservizi possono influenzare significativamente il lavoro e la produttività, con repercussioni che si estendono al di là della mera frustrazione personale.

L'attesa di garanzie future

Con il crescente utilizzo delle tecnologie AI, il timore è che interruzioni di questo tipo possano generare impatti devastanti per un numero elevato di utenti, sia privati che professionisti. La ripresa del servizio, parziale e con problematiche residuali, ha indotto molti a chiedere chiarimenti e rassicurazioni da parte di OpenAI. Gli utenti si aspettano dichiarazioni ufficiali che non solo spieghino gli eventi recenti, ma che forniscano anche solide garanzie per prevenire futuri blackouts.

La comunità di utenti e i professionisti del settore sono in attesa di notizie trasparenti e dettagliate sullo stato della piattaforma e su come l’azienda intende affrontare queste situazioni in futuro. La capacità di OpenAI di gestire queste problematiche sarà cruciale per il mantenimento della fiducia da parte dei suoi utilizzatori in un mercato che, più che mai, si basa su servizi robusti e costanti.

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