In un contesto in cui l'accessibilità a Internet rappresenta un tema centrale per il benessere economico e sociale, New York ha introdotto una legge che prevede tariffe mensili ridotte per i collegamenti Internet destinati alle famiglie a basso reddito. Tale misura, che segue un'intensa battaglia legale tra lo stato e le aziende fornitrici di servizi Internet , entrerà in vigore il 15 gennaio 2025, dopo che un tribunale d'appello ha confermato la sua validità.
Cronaca della battaglia legale
La legge è stata oggetto di contenzioso per diversi anni, culminata con una sentenza della corte d'appello degli Stati Uniti, che ha dato ragione a New York nel mese di aprile 2024. Questo verdetto ha annullato una decisione di un giudice distrettuale che nel 2021 aveva fermato l'attuazione della normativa. Gli operatori del settore hanno provato a contestare la legge anche presso la Corte Suprema, che ha deciso di non esaminare il ricorso, lasciando sanzionata l’applicazione della legge da parte della corte d’appello.
La normativa, nota come Affordable Broadband Act, impone agli ISP di offrire piani a $15 o $20 al mese agli utenti con redditi inferiori, un provvedimento che mira a garantire l'accessibilità a Internet a un numero sempre maggiore di cittadini che altrimenti non potrebbero permetterselo. Questa iniziativa è stata vista come un test cruciale riguardo alla capacità degli stati di regolamentare i fornitori di servizi Internet, specialmente in un momento in cui la Federal Communications Commission a livello federale sembra aver rallentato nei suoi sforzi per garantire una net neutrality efficace.
Condizioni e requisiti per i fornitori di servizi
Secondo la legge, gli ISP con sede a New York devono offrire connettività a banda larga con velocità di download di almeno 25 Mbps per i piani da $15 al mese, oppure 200 Mbps per quelli da $20. È fondamentale che i costi includano tutte le tasse e le spese ricorrenti, come quelle necessarie per il noleggio dell'attrezzatura necessaria. Le modifiche ai prezzi saranno limitate a un aumento massimo del 2% all'anno, una misura pensata per rendere il servizio più stabile e prevedibile per gli utenti.
La Commissione Pubblica di New York, attraverso il suo presidente Rory Christian, ha chiarito che la legge, entrata in vigore a seguito dell'esaurimento dei tempi per ulteriori ricorsi, rappresenta un passo avanti significativo nella lotta per l’equità digitale. In un documento ufficiale è stato ribadito come la legge diventi applicabile, anticipando che verranno effettuate verifiche periodiche per considerare un eventuale innalzamento delle velocità minime da garantire agli utenti.
Impatti e futuro dell’Affordable Broadband Act
La legge abbraccia una grande sfida: garantire a tutti l'accesso a Internet, indipendentemente dalla propria situazione economica. La lotta tra New York e gli ISP non rappresenta solo un caso isolato, ma segna una tappa importante nel panorama delle politiche sui diritti di accesso alla rete negli Stati Uniti. Mentre la FCC si batte per riportare in auge le norme di net neutrality, stati come New York e California prendono l’iniziativa per proteggere i consumatori, rendendo la legge una vittoria non solo locale ma un potenziale modello a livello nazionale.
Il fatto che la Corte Suprema non abbia voluto esaminare il ricorso degli operatori evidenzia come la questione dell’accesso a Internet stia emergendo come una priorità politica. Con l’attuazione della legge il 15 gennaio 2025, si prevede un miglioramento sostanziale nella vita quotidiana di molte famiglie a basso reddito, assicurando che possano beneficiare dei vantaggi di un servizio essenziale come quello di Internet.