Negli ultimi tempi, il panorama dei social network ha visto un evidente cambiamento di direzione verso forme di gestione più decentralizzate e collettive. Uno degli esempi più significativi di questa trasformazione è Mastodon, il social network decentralizzato che ha recentemente annunciato l'intenzione di trasferire la sua proprietà a una nuova entità no profit. Questa novità segna un distacco dalle tradizionali modalità di controllo che caratterizzano altre piattaforme social, dominati da figure come Mark Zuckerberg di Meta e Elon Musk di X.
La nuova visione di governance
Mastodon ha dichiarato, attraverso un post sul proprio blog, che intende trasferire la proprietà di componenti chiave del suo ecosistema a un nuovo ente non profit. Questa manovra è stata pensata per garantire che la piattaforma non rimanga sotto il controllo di una sola persona. Insomma, in un'epoca in cui i fondatori delle più famose piattaforme social esercitano un'influenza significativa sulla gestione quotidiana, Mastodon compie un passo verso una gestione più condivisa e responsabile.
Eugen Rochko, il fondatore di Mastodon, ha lanciato la piattaforma nel 2016. Con la creazione di questa nuova entità no profit, Rochko assumerà un nuovo ruolo dedicato alla strategia di prodotto, mentre la proprietà passerà a un’organizzazione no profit situata in Europa. Sebbene la localizzazione esatta sia ancora da definire, si sa che l'attuale sede è in Germania, dove la piattaforma ha operato come un ente nonprofit fino a quando il suo status di ente di beneficenza non è stato revocato nel 2023.
Un ritorno alle origini
La decisione di Rochko sembra riflettere una volontà di tornare ai principi ispiratori che hanno guidato la creazione di Mastodon. Secondo quanto affermato dalla stessa piattaforma, Rochko aveva inizialmente conseguito l’obiettivo di dar vita a un social network che rispecchiasse la sua visione di una comunicazione più libera e decentralizzata. La struttura legale precedente era vista come una soluzione temporanea per garantire la continuazione delle operazioni, ma ora l'intento è quello di rendere effettivo ciò che era solo un obiettivo iniziale.
Sin dall'inizio, Rochko aveva promesso che Mastodon non sarebbe mai stato messo in vendita e che sarebbe rimasto al di fuori del controllo di un singolo individuo con notevoli risorse economiche. Con il trasferimento della proprietà, si punta a garantire che la piattaforma rimanga fedele a questi principi. La speranza è che un ente no profit possa mantenere Mastodon come uno spazio di socializzazione aperto e accessibile a tutti.
Cosa cambia per gli utenti?
Nonostante le grandi novità governative, per gli utenti di Mastodon non ci si aspetta un cambiamento immediato delle funzionalità e dei servizi offerti. La piattaforma continuerà a gestire i propri server, come mastodon.social e mastodon.online, fortificando il proprio network federato che ha sempre contraddistinto la propria natura decentralizzata. I lavori di sviluppo del codice e la risoluzione di bug procedono come di consueto, ma l'annuncio ha rivelato che ci sono modifiche in arrivo nel breve termine.
La comunità di Mastodon può quindi rimanere tranquilla: il servizio non solo continuerà a operare ma si arricchirà di nuove funzionalità e miglioramenti. Questa ristrutturazione rappresenta una fase fondamentale per la crescita e la solidità della piattaforma, orientata a rimanere un'alternativa valida nel panorama affollato dei social media, dove il controllo centralizzato ha imperversato per troppo tempo. L'era di Mastodon come piattaforma governata da una collettività sta per iniziare.