Installare Linux su Windows: guida completa all'uso di WSL e altre soluzioni virtuali

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Negli ultimi anni, l'installazione di Linux non richiede più configurazioni complesse come partizionamenti del disco o l'uso di boot manager. Oggi, grazie alla virtualizzazione, è possibile eseguire Linux direttamente su Windows. Questo articolo esplorerà le modalità di installazione di Linux su Windows, concentrandosi su Windows Subsystem for Linux 2 e altre soluzioni virtuali.

Installazione di Linux con WSL

Nel maggio 2019, Microsoft ha introdotto WSL 2, un componente di Windows 10 che ha rivoluzionato l'installazione di Linux. A differenza della versione precedente, WSL 2 utilizza la virtualizzazione, consentendo un'esecuzione più fluida delle distribuzioni Linux. Per gli utenti di Windows 10 e Windows 11, WSL 2 rappresenta la scelta migliore per integrare Linux all'interno del sistema operativo Microsoft.

Per installare WSL 2, è sufficiente aprire il prompt dei comandi come amministratore e inserire il comando wsl --install. Questo comando installerà WSL e tutti i componenti necessari. È fondamentale anche impostare WSL 2 come versione predefinita con il comando wsl --set-default-version 2. Così facendo, ogni volta che verrà installato Linux, sarà questa la versione utilizzata.

Per conoscere le distribuzioni Linux disponibili, gli utenti possono digitare wsl --list --online. Per impostazione predefinita, Ubuntu è la distribuzione installata, ma sono disponibili molte altre opzioni. È importante notare che, senza un desktop environment attivato, l'uso iniziale di WSL avviene attraverso la sola riga di comando. Tuttavia, installando programmi con interfaccia grafica, gli utenti possono vedere le relative finestre e icone nel menu di avvio di Windows, facilitando così l'interazione con le applicazioni.

Procedura per l'installazione di una distribuzione Linux

Uno dei comandi utilizzati per installare una distribuzione specifica, come Ubuntu 24.04 LTS, è wsl --install -d Ubuntu-24.04. Se è la prima volta che si usa WSL, il sistema inizia installando il sottosistema necessario prima di procedere al download della distribuzione Linux scelta.

Terminata l’installazione, dopo aver riavviato Windows, l'ultimo passo richiede di configurare l'utente e la password per l'account root. Gli utenti devono prestare attenzione, poiché durante la digitazione della password non apparirà alcun carattere. Dopo la configurazione iniziale, si consiglia di aggiornare il sistema con il comando sudo apt update && sudo apt upgrade -y, e di installare un editor di testo come gedit digitando sudo apt install gedit -y. Concludendo, per lanciare gedit, basta digitare gedit, e il programma si aprirà in una finestra di Windows.

È importante tenere presente che WSL assegna alla macchina virtuale Linux un indirizzo IP privato, accessibile solo dalla macchina host. Sebbene per impostazione predefinita non sia raggiungibile dalla rete locale, ci sono possibilità di collegamenti esterni attraverso configurazioni specifiche.

Gestione delle distribuzioni Linux in WSL

Per tenere traccia delle distribuzioni installate, gli utenti possono utilizzare il comando wsl -l -v, il quale mostra l’elenco delle distro attive e indica se una di esse è in esecuzione. Coloro che desiderano rimuovere una distribuzione possono utilizzare il comando wsl --unregister [nome_distribuzione], il quale elimina tutti i dati associati.

In alternativa, la gestione della disinstallazione può avvenire tramite l’interfaccia grafica di Windows. Basta cercare "App installate", selezionare i tre punti accanto alla distribuzione e cliccare su "Disinstalla". Questo processo è irreversibile, per cui si consiglia di esportare le distribuzioni con wsl --export [nome_distro] [nome_file.tar] per creare un backup. Successivamente, è possibile ripristinare il contenuto dell'export utilizzando wsl --import per reimportare il file salvato.

Utilizzo di Hyper-V per l'installazione di Linux

Hyper-V, un sistema di virtualizzazione integrato in Windows, è disponibile solo per le edizioni Pro, Enterprise ed Education di Windows 10 e 11. Per attivarlo, è necessario aprire il Terminale di Windows o PowerShell come amministratori e inserire il seguente comando: Enable-WindowsOptionalFeature -Online -FeatureName Microsoft-Hyper-V -All.

Dopo aver riavviato il computer, si può procedere alla creazione di macchine virtuali utilizzando l'opzione "Creazione rapida Hyper-V", in cui si può scegliere la distribuzione desiderata. Hyper-V supporta anche l'installazione tramite file ISO, permettendo una maggiore flessibilità nelle scelte di distribuzioni Linux.

Rispetto a WSL, Hyper-V offre un migliore supporto per le connessioni di rete locale, facilitando la visibilità della macchina virtuale in una rete locale. Attraverso la gestione dei commutatori virtuali, è possibile configurare l'indirizzo IP della macchina virtuale affinché sia accessibile come un qualsiasi altro dispositivo della rete locale.

Altre soluzioni di virtualizzazione per Linux su Windows

Tra le varie opzioni disponibili per l'installazione di Linux su Windows, VirtualBox emerge come una valida alternativa a Hyper-V. Questo software, sviluppato da Oracle, offre una soluzione di virtualizzazione accessibile direttamente. VirtualBox è compatibile con Windows 11 e, dalla versione di ottobre 2022, supporta anche chip TPM 2.0 e Secure Boot, garantendo maggiore sicurezza.

Simile a Hyper-V, VirtualBox permette di creare macchine virtuali e consente l'accesso alla rete locale. Per collegare una macchina virtuale alla rete, basta selezionare l'impostazione "Scheda con bridge" nelle configurazioni di rete.

Con queste opzioni, gli utenti di Windows possono senza difficoltà integrare Linux nel proprio ambiente di lavoro, sfruttando al massimo le possibilità offerte dalle virtualizzazioni moderne. La scelta fra WSL, Hyper-V e VirtualBox dipende principalmente dalle esigenze specifiche di utilizzo e dall'edizione di Windows in possesso.

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