Android Stock cos’è? Cosa si intende con questa definizione?

Google Pixel 4 con Android Stock
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Android stock: il mondo della tecnologia è invaso da Android con tutti i suoi dispositivi, ma sicuramente molti utenti si chiederanno cosa sia Android Stock?

Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro sono gli ultimi smartphone arrivati sul mercato con Android Stock
Google Pixel 6 e Pixel 6 Pro sono gli ultimi smartphone arrivati sul mercato con Android Stock

Android Stock questo sconosciuto

Nel corso degli anni si sono avvicendati i device Nexus, gli smartphone Google Play Edition ed infinite i Google Pixel per offrire l’esperienza Android Stock, ma cosa si intende con questa definizione? Col termine “Android Stock”, introdotto con i primi device Google, si intende l’originale versione “di fabbrica” del sistema operativo realizzata da Google.

Il concetto e la definizione di cosa si Android Stock vanno precisati e spiegati partendo dal definire correttamente cos’è Android.

Per la maggior parte di noi, Android è il sistema operativo di smartphone e tablet, ed anche di TV, Chromebook, console e di qualche fotocamera. Ma più precisamente Android è un kernel basato su Linux, con librerie e API scritte in linguaggio C a cui si aggiunge un framework applicativo comprendente anche librerie compatibili col linguaggio Java. Queste librerie sono basate su Apache Harmony, e permettono il funzionamento del software sulla macchina virtuale Dalvik, utilizzando il codice Dalvik dex tradotto dal bytecode Java. Tecnicamente, Android non è una distribuzione Linux, perché non supporta nativamente il set completo di strumenti e librerie GNU, anche se molte persone, in errore, sostengono che Android sia effettivamente una distribuzione di Linux.

Per il mondo dei non addetti ai lavori però Android è semplicemente un sistema operativo open-source progettato per essere estensibile a più tipologie di device, gli svariati utilizzi visti negli anni lo confermano, e che permette un semplice sviluppo di applicazioni.

Vediamo ora cos’è Android Stock e qual è la sua storia

Android è nato originariamente come software e interfaccia per macchine fotografiche digitali, per poi evolversi fino a diventare successivamente una suite di software completa, ed estremamente varia, che abbraccia tutti i prodotti e i produttori tecnologici più famosi: Google, Samsung, OnePlus, HTC, Xiaomi, Huawei, Sony e tutti gli altri.

È capitato a tutti almeno una volta, anche ai più accaniti e fedelissimi utenti Apple, di tenere fra le mani uno smartphone o un tablet con sistema operativo Android. E sicuramente anche gli utenti Apple ne avranno invidiato caratteristiche e funzionalità.

Se, invece, siete utenti Android avrete sicuramente apprezzato le caratteristiche di questo fantastico sistema operativo. Molti di voi avranno anche avuto modo di notare le differenti interfacce personalizzate che vengono create dai vari brand, le più famose sono sicuramente OneUI di Samsung, la MIUI di Xiaomi e la Oxygen di OnePlus, tutte versioni che differiscono dalla versione stock utilizzata dai Google Pixel per grafica, funzionalità ed applicazioni preinstallate.

I fan di Android e gli appassionati di informatica avranno sicuramente scavato più a fondo fino a scoprire il mondo del modding e conosceranno sicuramente le tante possibilità di modifica, le rom, i kernel e avranno confidenza con flash e wipe.

Il sistema Android è nato nel lontano 2008 con una prima versione immatura, incompleta, piena di bug e di piccoli e grandi problemi. Nel corso degli anni l’evoluzione e la crescita del sistema operativo è stata pazzesca fino ad arrivare alla versione di Android 11 che è in fase di rilascio su molti dispositivi in questo periodo. Il s.o. di Google è diventato col tempo stabile, performante ed innovativo ed ha saputo conquistare la gran parte del mercato degli smartphone ed il cuore di tantissimi utenti ed appassionati.

Android Stock di fatto è la versione di Android che troviamo su tutti gli smartphone della serie Pixel, e che troviamo sugli smartphone Android One e che abbiamo visto in passato sui Nexus e sugli smartphone Google Play Edition, realizzata direttamente da Google e priva di ogni personalizzazione: una versione base, senza troppi fronzoli e con preinstallate solamente le applicazioni essenziali al corretto funzionamento del device. Un modello di software su cui tutti i produttori possono poi apportare le proprie modifiche liberamente, potendo dare spazio a customizzazioni dell’interfaccia ed alle suite di applicazioni e funzionalità disponibili fin alla prima accensione.

Una alternativa molto simile all’esperienza di Android Stock è quella degli smartphone OnePlus. Questi device montano la versione di Android personalizzata con Oxygen O.S. che si mantiene pressoché identica alla versione realizzata da Google per i suoi Pixel e a cui viene aggiunta qualche applicazione e possibilità di personalizzazione grafica in più. Rimane però invariata la generale pulizia del sistema e la pulizia minimal del software.

Perché scegliere Android Stock

Pixel 6 con Android Stock

Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di poter provare praticamente tutte le versioni di Android personalizzate dai vari produttori ed ho potuto assistere alla naturale evoluzione ed il contino miglioramento del sistema operativo. Dopo tanti anni e tanti smartphone provati, ritengo ancora oggi le versioni di Android Stock semplicemente migliori, non tanto perché sono realizzate direttamente da mamma Google, ma perché ci mettono fra le mani un sistema operativo pulito, minimal e velocissimo.

Oltre alla pulizia della grafica, assolutamente priva di inutili fronzoli estetici, sono molti i vantaggi della versione utilizzata da Google sui propri smartphone. Apprezzabile è l’assenza di bloatware inutili: i bloatware sono le applicazioni che si trovano preinstallate su molti smartphone di vari produttori e che non possono essere completamente rimosse dallo smartphone. La presenza di queste applicazioni è criticata da molti utenti (sottoscritto compreso): occupano inutilmente memoria e potrebbero essere facilmente installate da chi ne sente il bisogno grazie al Play Store. Ultimo punto a favore è la sicurezza degli aggiornamenti nel corso del tempo, solitamente gli smartphone Android One e Stock hanno update garantiti per almeno due anni per quanto riguarda le major release di Android e di tre anni per le patch di sicurezza.

Android Stock è, secondo il mio modesto parere, la versione migliore di Android perché permette di godersi appieno il proprio smartphone, grazie ad un’esperienza minimal, pulita e gratificante.

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