Le intelligenze artificiali cinesi entrano nel mercato con forza: DeepSeek, Qwen e Doubao

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Nel panorama tecnologico attuale, le intelligenze artificiali sviluppate in Cina stanno guadagnando sempre più attenzione e sentono il bisogno di ribaltare i piani di dominio dei giganti occidentali. Startup come DeepSeek stanno dimostrando di avere le carte in regola per competere a lungo termine, sviluppando soluzioni innovative a costi notevolmente più contenuti. L'introduzione di sistemi come Qwen e Doubao non solo crea nuovo entusiasmo nel settore, ma rappresenta anche una seria sfida per i leader già affermati, facendo tremare mercati consolidati come quello americano.

Il successo di DeepSeek nel mercato americano

DeepSeek ha colpito il mercato statunitense, lanciando una intelligenza artificiale che è in grado di competere con le migliori del settore, come ChatGPT, ma a costi nettamente inferiori. Questo ha attirato l'attenzione non solo degli investitori, ma anche delle istituzioni economiche, generando perplessità e preoccupazione tra i titani del settore, che hanno visto una flessione del 3% del Nasdaq e una consistente perdita per Nvidia, considerato uno dei principali produttori di chip per intelligenza artificiale. Questo scenario mette in risalto il crescente potere e la capacità innovativa delle aziende tecnologiche cinesi.

Le tigri dell'intelligenza artificiale

Le imprese di tecnologia cinesi, etichettate come le "Tigri AI", si preparano a invadere il mercato occidentale con un'offerta diversificata di soluzioni intelligenti. Tra le aziende più rilevanti spiccano Alibaba, Tencent e ByteDance, che hanno sviluppato modelli avanzati di intelligenza artificiale. Queste aziende non solo cercano di ripetere il successo di DeepSeek, ma vogliono anche creare un vero e proprio nuovo paradigma nel campo dell'AI, sfidando i leader del mercato internazionale.

Qwen 2.5: Innovazione made in China

Uno dei modelli di intelligenza artificiale più in vista è Qwen 2.5, sviluppato da Alibaba. Questo sistema ha già fatto il suo debutto in Italia, mostrando di poter generare testi, immagini e, in futuro, anche video. Oltre a questa vasta gamma di funzioni, Qwen 2.5 ha la capacità di gestire dispositivi e interagire con applicazioni come Booking. Recentemente, un video dimostrativo ha mostrato Qwen mentre effettuava una prenotazione in modo autonomo e intuitivo. Inoltre, i test interni suggeriscono che Qwen 2.5 potrebbe superare i concorrenti diretti come GPT-4o di OpenAI, Claude 3.5 Sonnet di Anthropic e Gemini 2.0 Flash di Google in vari benchmark legati alla comprensione video e all'elaborazione di dati complessi.

Hailuo: La nuova frontiera della generazione video

La partnership tra Alibaba e Tencent si estende anche alla startup MiniMax, che ha recentemente presentato Hailuo. Questa intelligenza artificiale è stata progettata per competere con modelli affermati come quelli di Google, contando su 456 miliardi di parametri. Hailuo è progettata per replicare voci calmando i requisiti di input, e include un generatore di video AI che ha suscitato l'interesse per la sua capacità di riprodurre loghi di canali televisivi britannici. Le innovazioni portate dalla startup di Singapore mostrano un potenziale notevole nella creazione di contenuti multimediali.

Hunyuan: Un balzo verso il futuro del contenuto digitale

Dalla sua parte, Tencent ha recentemente svelato Hunyuan, un modello open source in grado di generare video di alta qualità da testo. HunyuanVideo, dotato di 13 miliardi di parametri, compete direttamente con prodotti come Runway Gen-3. Per il settore gaming, Hunyuan3D 2.0 mira a semplificare drasticamente la produzione di personaggi e ambienti 3D, il tutto con un notevole risparmio di tempo rispetto ai metodi tradizionali. Questi due progetti rivelano l'ambizione di Tencent nel trasformare e ottimizzare il modo in cui i contenuti digitali vengono creati.

Doubao: Il chatbot che sfida i leader del settore

In un contesto dove ByteDance è in una battaglia continua per affermarsi oltre le frontiere cinesi, il lancio di Doubao 1.5 Pro segna un passaggio importante. Questo chatbot, già molto popolare in Cina, si presenta come un avversario temibile per i modelli di OpenAI, Google e Anthropic. Sviluppato con un ecosistema di dati proprietari, Doubao è in grado di elaborare la lingua cinese in modo efficiente, ed è alimentato da una vasta gamma di contenuti come libri, forum e notizie, con l'obiettivo di ridurre bias e censura.

L'accesso a questo innovativo modello avviene tramite Volcano Engine, disponibile attualmente solo in cinese, ma si prevede l’introduzione di una versione in inglese che potrebbe cambiare le carte in tavola nel mondo dell'AI. Questo sviluppo rappresenta non solo una chance per ByteDance di competere sul mercato internazionale, ma anche un ulteriore passo nella sfida Hitech tra Oriente e Occidente.

Con il panorama dell'intelligenza artificiale in rapida evoluzione e cambiamento, le aziende cinesi mostrano di avere le capacità e le aspirazioni per ridefinire il futuro di questo settore. Nella competizione in atto, l'innovazione e la capacità di adattarsi ai nuovi contesti saranno fondamentali per il successo.

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