L’evento Google I/O rappresenta per l’azienda un appuntamento chiave dell’anno, una vetrina straordinaria nella quale vengono presentate le ultime innovazioni tecnologiche e i progetti futuri. Sebbene il lancio della serie Pixel 10 previsto per la fine del 2025 sarà un evento significativo, nulla supera l’importanza e l’impatto di I/O. Quest’anno, ho avuto l’opportunità di partecipare direttamente all’evento presso la sede centrale di Google a Mountain View e l’esperienza è stata incredibile.
Il momento clou del Google I/O non è solo il discorso principale di Sundar Pichai, ma è ciò che accade successivamente: il pubblico ha la possibilità di esplorare gli stand, interagire con le nuove tecnologie e provare le ultime novità in prima persona. In questo articolo, vi racconterò cinque delle novità più affascinanti che ho avuto l’opportunità di testare.
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Gli occhiali Android XR
Durante il Google I/O 2024, erano emerse indicazioni su un nuovo paio di occhiali AR: un progetto battezzato Project Astra, che rappresenta una nuova evoluzione degli ormai noti Google Glass. Sebbene la demo del 2024 avesse fornito solo un’anteprima virtuale, stavolta ho potuto indossarli e testare le loro funzionalità. Gli occhiali hanno dimostrato di funzionare in una varietà di situazioni pratiche.
Durante il mio test, ho potuto sfruttare il riconoscimento degli oggetti: potevo guardare un oggetto e avere risposte immediate dall’assistente Gemini sia in formato testuale che audio. Le istruzioni di navigazione turn-by-turn e le notifiche del mio smartphone venivano visualizzate in modo chiaro. Tuttavia, ho notato un limite riguardo alla proiezione dell’immagine: appariva solo nel mio occhio destro. Questo è un aspetto progettuale, ma crea una limitazione che potrebbe influenzare l’usabilità futura, considerando che i modelli commerciali potrebbero eventualmente avere schermi duali o meno.
Project Moohan
Non sono stati solo gli occhiali a rubare la scena: a I/O era presente anche Project Moohan, il nuovo visore VR di Samsung. Quando ho indossato il dispositivo, sono rimasto colpito dalla sua qualità costruttiva: sembrava già pronto per il mercato. L’ergonomia era curata, con un bilanciamento ideale del peso e un comfort sorprendente, permettendo di indossarlo a lungo senza affaticamento.
La qualità visiva era eccezionale, con un’immagine cristallina e nessuna delle distorsioni che spesso affliggono sistemi simili. La mancanza di controller fisici, in favore di un controllo gestuale, rendeva il tutto estremamente intuitivo. Ho potuto interagire facilmente con l’interfaccia, grazie a gesti delle mani e tocchi delle dita. Gemini, il nuovo assistente AI, era integrato e pronto a fornire supporto o informazioni in tempo reale, rendendo questa esperienza ancora più coinvolgente.
Modalità AI in Chrome e ricerca Live
Passando dai dispositivi hardware alle nuove funzionalità software, la Modalità AI di Google è stata una delle innovazioni più interessanti presentate. Questa funzione rivoluziona il modo in cui cercare informazioni, permettendo di formulare query molto più complesse invece di limitarsi a semplici richieste. Per esempio, ho provato a cercare uno smartphone: scrivendo una query lunga riguardo al prezzo, alla disponibilità e alle specifiche, ho ricevuto una panoramica utile e dettagliata con suggerimenti pertinenti.
Inoltre, la funzione Ricerca Live, che sarà disponibile prossimamente, consentirà agli utenti di mostrare all’assistente Gemini ciò che li circonda attraverso la fotocamera dello smartphone, ampliando ulteriormente le potenzialità di interazione con l’AI.
Flow: il nuovo strumento per la creazione video
Un’altra novità significativa presentata è stata Flow, un tool innovativo per il filmmaking. Questo strumento permette di generare e modificare clip video usando semplici comandi testuali, facilitando il lavoro di chi desidera creare contenuti visivi in modo rapido e intuitivo. Durante il mio test, ho creato clip divertenti in pochi passi, ma mi sono chiesto quali impatti potesse avere sull’industria cinematografica.
Flow si integra anche con Veo 3, il sistema di generazione video più recente di Google, per un’esperienza ancora più ricca. Anche se non ho potuto testare Veo 3 per la sua durata di generazione, la promessa di creare produzioni complete con un semplice testo lasciava intravedere un futuro affascinante, ma anche complesso.
Robotica vocale: il futuro dell’automazione
Per concludere, ho avuto l’opportunità di interagire con dei bracci robotici controllabili tramite comandi vocali. Nonostante alcune limitazioni nel riconoscimento delle istruzioni complesse, la possibilità di dirigere robot attraverso il linguaggio naturale è stata un’esperienza incredibile. Si tratta di un passo importante verso l’automazione domestica e in altri settori.
Queste innovazioni presentate al Google I/O 2025 offrono uno sguardo affascinante sul futuro delle tecnologie, mentre il mondo intero attende di vedere come saranno implementate e disponibili al pubblico. Sarà interessante osservare come evolveranno questi progetti e quali saranno i prossimi annunci da parte di Google.