Brendan Carr è stato ufficialmente nominato presidente della Federal Communications Commission , una posizione che gli consente di determinare l'agenda dell’agenzia e di introdurre regolamenti che potrebbero avere un impatto significativo sui settori tecnologico e dei media. Con una maggioranza repubblicana, Carr potrà implementare un ampio spettro di iniziative.
Aree di intervento delineate da Carr
In un recente comunicato, Carr ha evidenziato alcune delle priorità su cui intende concentrarsi, affermando l'importanza di affrontare questioni relative alla regolamentazione tecnologica e dei media, nonché la necessità di promuovere opportunità lavorative tramite azioni in ambito di spettro, infrastrutture e economia spaziale. Questi punti indicano un'intenzione di rafforzare l'approccio dell'agenzia verso aspetti innovativi e regolamenti che potrebbero favorire la crescita economica.
Un riferimento significativo alle sue intenzioni si trova nell'iniziativa nota come Project 2025, di cui Carr ha redatto il capitolo relativo alla FCC della Heritage Foundation, un documento che espone una serie di misure suggerite per un'eventuale presidenza di Donald Trump. Tra le proposte vi è la limitazione dell'immunità delle aziende tecnologiche sotto il Section 230 del Communications Decency Act, l'imposizione di obblighi ai social media per chiarire il modo in cui ordinano i contenuti, e l'implementazione di un programma di sostegno agli accessi alla banda larga nelle aree rurali.
Sicurezza nazionale e il caso TikTok
Carr ha messo in evidenza l'importanza di proteggere gli Stati Uniti da potenziali minacce alla sicurezza, facendo riferimento specifico agli effetti che la presenza di aziende cinesi come TikTok potrebbe avere. Durante la sua guida, Carr potrebbe dover affrontare le contraddizioni risultanti dalle posizioni evidenziate in passato da Trump riguardo a TikTok, che si è allontanato dall'idea di un divieto per la piattaforma. Questo scenario pone Carr in una posizione delicata dato il suo approccio più severo nei confronti di tali minacce.
Ciò che rimane incerto è se la questione TikTok sarà affrontata da Carr in modo aggressivo, data la recente retorica di Trump che sembra registrare un'inversione nel tono e nelle priorità. Mentre in passato l'ex presidente aveva tentato di vietare TikTok negli Stati Uniti, ora si presenta come il suo difensore. Questa evoluzione potrebbe influenzare notevolmente le decisioni future dell’agenzia.
Potere di revoca e la questione dell'equità nel discorso
Carr ha anche accennato alla possibilità di utilizzare la sua autorità per revocare le licenze di spettro alle reti che, a suo avviso, violano le norme di pari opportunità riguardo al discorso. Questo tema è emerso durante uno scontro sulla presenza di Kamala Harris in un programma di NBC, dove si è discusso della correttezza nell'offrire tempi simili ai candidati. Nonostante ciò, NBC ha apparentemente rispettato le regole di programmazione.
Per realizzare i suoi progetti, Carr dovrà ottenere un voto repubblicano aggiuntivo nel comitato, dato che qualsiasi misura unilaterale necessiterà di un consenso più ampio. In tal senso, Trump ha nominato Mark Meador, un ex collaboratore del senatore Mike Lee, come candidato per unirsi alla commissione, lasciando ora pendente la conferma da parte del Senato.