Di quanta RAM ha realmente bisogno il tuo smartphone?

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Quando si parla di RAM e di telefoni, si intende spesso un concetto astratto. Questa componente hardware così preziosa per computer e smartphone, svolge funzioni sconosciute alla maggior parte dell'utenza ma, a livello di specifiche tecniche, è una delle voci spesso sotto la lente d'ingrandimento. Dunque, chiedersi quando sia realmente la RAM necessaria per uno smartphone Android nel 2022 è una domanda più che lecita.

Giusto per fare un esempio, sul mercato puoi trovare smartphone come il Samsung Galaxy S22 Ultra con un massimo di 12 GB di RAM e, i migliori dispositivi Android, hanno tutti valori simili o comunque molto alti. Se paragonato alla maggior parte di PC moderni, si tratta di valori di tutto rispetto, se non superiori.

Al giorno d'oggi, ritrovarsi tra le mani smartphone economici con 6 GB di RAM è piuttosto comune. Ma a cosa serve averne 12? In questo articolo approfondiamo la tematica, cercando di capire cos'è la RAM e di come viene utilizzata dagli smartphone.

smartphone ram

Cos'è la RAM?

La RAM, Random Access Memory, è una memoria digitale a breve termine. I computer (ormai possiamo considerare gli smartphone come tali) utilizzano la RAM principalmente per gestire in tempo reale i dati che le applicazioni attive, insieme alla CPU e al kernel del sistema operativo, stanno utilizzando. Questo perché, rispetto ai supporti di archiviazione dati, la RAM offre una velocità di lettura estremamente elevata.

Nonostante le memorie SSD odierne siano davvero molto veloci, non riescono a raggiungere la velocità della RAM in questi contesti. Anche se gli smartphone attuali hanno una cache a disposizione, questa è un semplice supporto e la RAM resta dunque una componente essenziale.

Il kernel del sistema operativo, semplificando, funge da controllore del traffico per tutto ciò che accade quando si tratta di utilizzare l'hardware del telefono. Quando un gioco o qualsiasi app comincia a funzionare, i dati creati per utilizzare il software vanno nella RAM dove il sistema operativo può analizzarli e poi lasciare che la CPU e la GPU eseguano l'elaborazione necessaria, quindi inviare le informazioni al display che propone graficamente le informazioni ricevute. Ovviamente, tutto si svolge in un tempo ridottissimo.

Sembra tutto complicato e, effettivamente, è vero. Tutto ciò che devi capire sono solo poche cose fondamentali: la RAM è un luogo in cui conservare i dati per un breve periodo, i dati collocati lì possono essere letti o scritti molto velocemente, ma vengono cancellati quando spegni il telefono. Inoltre, una parte della RAM nel telefono viene utilizzata quando si accende il dispositivo. Anche i comuni computer lavorano in modo molto simile.

Come il tuo telefono usa la sua RAM

La RAM nel telefono viene utilizzata principalmente come "spazio" in cui eseguire app per archiviare i propri dati. Nei termini più semplici, ciò significa che più RAM sul tuo smartphone può consentire a più app di funzionare in background senza rallentare il telefono. Non è però tutto così semplice. A livello pratico infatti, la RAM del telefono è in uso prima ancora che Android sia attivo e funzionante.

Ma come viene impiegato questo tipo di memoria? Ecco alcuni interessanti informazioni a riguardo.

Kernel

Lo spazio del kernel: forse può sorprenderti, ma il tuo telefono Android funziona girando su un kernel Linux. Il kernel è archiviato in un tipo speciale di file compresso estratto direttamente nella RAM durante la sequenza di accensione del dispositivo. Questa memoria riservata contiene il kernel, i driver e i moduli del kernel che controllano l'hardware e lo spazio per memorizzare nella cache i dati.

RAMdisk per file virtuali

Alcune cartelle e file nella struttura del sistema non sono "reali". Si tratta infatti di pseudo-file scritti all'avvio e contengono informazioni come i livelli della batteria e i dati sulla velocità della CPU. Con Android, l'intera directory /proc è uno di questi pseudo-file system. Ovviamente, tutto ciò si avvale di memoria RAM per funzionare.

Rete telefonica

I dati relativi all'IMEI e alle impostazioni della radio vengono archiviati nella NVRAM (memoria non volatile che non viene cancellata allo spegnimento del telefono), ma vengono trasferiti nella RAM insieme al software necessario per supportare il modem quando si accende per la prima volta il Telefono. Lo spazio è riservato per mantenere tutto questo in memoria.

GPU

La GPU del telefono necessita di memoria per funzionare. Si chiama VRAM e i nostri telefoni utilizzano GPU integrate che non hanno VRAM autonoma. La RAM di sistema lavora anche in questo contesto.

Una volta che le queste componenti hanno potuto usufruire della memoria (e il telefono è attivo e funzionante) ciò che resta è la RAM disponibile allo smartphone per eseguire app e giochi. Una parte di questo è riservata anche ad alcune funzioni vitali del sistema operativo, che lavorano in background e permettono di mantenere il dispositivo perfettamente funzionante.

Tutto questo è il motivo per cui la RAM realmente disponibile nelle impostazioni non è lo stesso della quantità totale di memoria presentata nelle specifiche tecniche al momento dell'acquisto. L'intero importo è davvero all'interno, ma una parte di esso (per gli smartphone moderni circa 1 GB) è riservata dalle funzioni vitali. Le tue app poi, possono contendersi tutto ciò che ne resta.

Di quanta RAM ha davvero bisogno uno smartphone

La RAM inutilizzata è RAM sprecata?

Potresti aver sentito questa affermazione riguardo Android e la relativa gestione della memoria. Come già accennato, Android è di fatto un derivato di Linux, con diversi punti in comune con Ubuntu e distro simili. Tutto ciò significa che Android è stato creato per riempire la RAM di app e dati associati il ​​più velocemente possibile e di mantenerla piena, lasciando disponibile solo una piccola parte per operazioni speciali.

Android è molto diverso da Windows per quanto concerne la gestione della memoria, risultando molto più vicino ai principi dei Mac. Windows mantiene la RAM aperta e libera per un'app che ne ha bisogno. Linux mantiene un'app in memoria finché la memoria non è necessaria altrove e dunque rielabora lo spazio assegnato rispetto alla stessa.

Alle app e ai loro processi viene assegnata una priorità in base al compito che svolgono, a come lo fanno e persino in base all'ultima volta che sono state sono state visualizzate su schermo. Quando vuoi aprire una nuova app, le app con priorità più basse vengono chiuse, quindi la nuova app ha la RAM di cui ha bisogno.

Quando usi il telefono, utilizzerai molte app più di altre. Questi software tenderanno a rimanere residenti nella RAM e ad essere in esecuzione, quindi lo smartphone tende a renderteli immediatamente disponibili. Avere quella RAM libera invece di avere le app già residenti in memoria significa che l'app dovrebbe riavviare alcuni processi che ti consentono di occupare lo spazio libero. Tutto ciò va a rallentare il dispositivo e a consumare più batteria rispetto a tenere sempre in movimento la RAM.

Il discorso è un po' diverso per i Chromebook, anche se parliamo sempre di un sistema operativo basato su kernel Linux. Ogni sistema operativo lavora in modo diverso e gestisce anche la RAM che ha a disposizione in maniera diversa. Quando si tratta del tuo telefono Android, la soluzione adottata dagli sviluppatori è senza ombra di dubbio la più adatta alle circostanze.

A cosa mi serve avere più RAM disponibile?

La risposta a questa domanda è piuttosto complessa e delicata. L'ormai storico primo telefono Android, ovvero il T-Mobile G1, aveva a disposizione 192 MB di RAM, un valore ridicolo se paragonato al già citato Galaxy S22 Ultra con i suoi 12 GB.

Alla prova pratica, 10 GB o 12 GB (o 16) di RAM sono decisamente eccessivi per un sistema operativo come Android. I telefoni più vecchi o gli smartphone economici possono espletare le funzioni base con solo uno o due GB di RAM disponibile. Questo perché le impostazioni minime di memoria da adibire a un'app in funzione sono tarate per permettere comunque l'utilizzo del dispositivo.

Nota bene: l'interfaccia dei dispositivi Samsung richiede più risorse e l'azienda coreana ha fatto una cosa molto "particolare" a partire dal Galaxy S6. Ha costretto il programma di avvio a rimanere sempre attivo nella memoria e ha eliminato il ritardo della schermata iniziale.

Usando le informazioni che lo smartphone ti offre, puoi vedere come un telefono che sta lavorando di più "dietro le quinte" ha bisogno di più RAM installata. Dal momento che quasi tutti i telefoni in vendita oggi sono dotati di almeno 4 o 6 GB di RAM, non c'è alcuna reale differenza rispetto a formati maggiori. È anche il motivo per cui Samsung e altri hanno incluso modi per eliminare i processi in esecuzione per i momenti in cui è necessario un piccolo aumento delle prestazioni.

Se fai un ulteriore passo avanti e adotti soluzioni come la configurazione desktop DeX di Samsung, avere più RAM può essere un grande vantaggio. DeX, ad esempio, potrebbe utilizzare più RAM messa da parte prima che il telefono sia in esecuzione per la GPU, ma ha comunque bisogno di un bel pezzo per essere davvero efficace.

A livello teorico, un telefono con RAM fisica in quantità considerevole potrebbe persino utilizzare un driver di dispositivo che abilita DMA (Direct Memory Access) per l'interfaccia utente. Questo mette da parte la memoria all'avvio solo per la schermata iniziale, l'input tattile e qualsiasi altra cosa che renda il tuo telefono super reattivo indipendentemente da qualsiasi altra cosa in esecuzione o in corso al di fuori della RAM riservata al DMA. In questo modo anche lo scorrimento ottiene chiari benefici.

Ram

Costi e reali benefici della memoria RAM

Le aziende fanno pagare molto per un modello di smartphone con più RAM. Nonostante ciò, questa componente hardware non è tra le più costose tra le diverse utilizzate per costruire smartphone. I chip che vengono utilizzati sui telefoni hanno costi contenuti, soprattutto da parte di produttori di smartphone che fanno acquisti di quantità enormi.

Poter dire che il tuo telefono ha 12 o addirittura 16 GB di RAM quando viene annunciato al pubblico può però rendere più accattivante la scheda tecnica. Di fatto, questo valore ha ossessionato moltissimi appassionati di tecnologia senza poi un reale riscontro pratico.

Le aziende che costruiscono telefoni conoscono questo comportamento, quasi istintivo, dei potenziali clienti. Sanno anche che mettere più RAM in un telefono significa che possono eventualmente cavarsela anche in caso di una minore ottimizzazione del software (una cosa costosa e che richiede tempo). Sebbene in fase di acquisto sia dunque saggio dare un'occhiata a questa specifica tecnica, ritenerla importantissima può essere un errore.

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