NAS VS Cloud: cosa scegliere e perché

nas o cloud cosa scegliere
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NAS o Cloud: è difficile scegliere il metodo di archiviazione e backup più adatto ai propri dati ed alle proprie esigenze. Nel corso degli ultimi anni c’è stata una vera esplosione dei servizi cloud che sono andati a scontrarsi con i classici NAS, ed in molti anche a sostituirli.

Nelle piccole aziende, negli uffici ed anche fra i singoli utenti nasce spesso il dubbio su quale servizio scegliere per la gestione e l'archiviazione dei propri file e dei backup, proprio per questo motivo abbiamo deciso di realizzare un confronto fra Cloud e NAS con l’obiettivo di capire qual è il migliore servizio per il backup e l’archiviazione dei propri dati.

Dando per scontato il funzionamento di entrambi i sistemi, concentriamo il nostro approfondimento sui le più importanti macrocategorie, senza voler essere completamente esaustivi in merito, con lo scopo di dare informazioni generali a chi si trova per la prima volta di fronte a questo dilemma.

Videoapprofondimento

Configurazione

Asustor Drivestor 2 AS1102T interno

Il primo aspetto da analizzare è quello della configurazione dei servizi. In questo ambito il cloud risulta largamente superiore visto che richiede una semplice iscrizione al servizio ed al massimo l’installazione di qualche applicazione. La configurazione di Google Drive, Dropbox o iCloud è semplice ed immediata ed in un paio di minuti si è pronti ad utilizzare il proprio spazio online per salvare documenti, foto e video.

Diverso il caso dei NAS dove è necessario qualche passaggio tecnico in più che potrebbe scoraggiare gli utenti meno esperti. Nonostante le configurazioni dei migliori NAS, come abbiamo visto nella recensione di Asustor Drivestor 2 , siano diventati decisamente più facili nel corso degli ultimi anni, potrebbero ancora risultare complicati per i meno esperti. Oltre alla configurazione software, da fare tramite PC e relativo wizard, bisogna essere capaci di montare i dischi fisicamente sul NAS e collegare qualche cavo per la connettività e l'alimentazione.

Facilità di utilizzo, accesso e condivisione

facilità di utilizzo di nas e cloud

I NAS si stanno trasformando sempre più in servizi user-friendly e propongono servizi web based e applicazioni per smartphone che rendono abbastanza semplice l’accesso ai dati, alle funzioni di backup e ai vari servizi che sono in grado di offrire.

Nonostante il miglioramento dei NAS, le app proprietarie non riescono a raggiungere l’eccellenza e l’immediatezza del cloud. L’utilizzabilità generale dei servizi cloud è più semplice ed immediata grazie alle app per PC e smartphone ben realizzate e che rendono l’accesso ai dati estremamente facile e più intuitivo.

Sul lato condivisione ed accesso ai dati i NAS hanno una marcia in più rispetto al cloud. I NAS offrono meno immediatezza, ma un mondo di potenzialità in più che permettono di trasformare questi dispositivi in un centro di backup, in un sistema di archiviazione o in un media center. Gli utenti possono connettersi direttamente al NAS dai propri dispositivi casalinghi e dai computer connessi alla stessa rete e non c’è il bisogno di una connessione ad internet, anche se esiste la possibilità di sfruttarla per connessioni esterne, di fatto basta il corretto funzionamento della rete di casa o della rete aziendale. In casi estremi rimane sempre l’accesso diretto ai file direttamente con la connessione LAN al NAS, collegando un hard disk USB al NAS stesso o, estremizzando, smontando i dischi.

I servizi cloud, invece, sono strettamente legati alla presenza di una connessione internet senza la quale risultano impossibili da utilizzare. Il cloud offre però una accessibilità imbattibile con la possibilità di fare un semplice login da qualsiasi tipo di dispositivo da ogni angolo del mondo.

Sia NAS che i cloud più noti offrono accessi multi utente che li rende perfetti per le aziende che hanno più utenti e richieste maggiori in termini di accesso ai dati.

Generalmente l’accessibilità è comunque abbastanza semplice in entrambi i casi.

Prestazioni

nas asustor - trasferimento file grosse dimensioni

Le prestazioni e la velocità di funzionamento sono estremamente diverse fra i due sistemi ed influenzate da differenti fattori.

Le prestazioni del NAS dipendono dall’hardware in uso, che influenza direttamente i tempi di lettura e scrittura dei file ma che raramente rappresentano il collo di bottiglia, e dalla velocità della propria connessione LAN, sia essa casalinga o aziendale. La connessione, non internet ma WiFi o cablata, ci permette di capire qual è il livello massimo di velocità di trasferimento dei dati e risulterà in ogni caso più veloce e stabile rispetto alla nostra connessione internet. In ogni caso va utilizzato un buon modem o router perché il trasferimento di grossi file potrebbe facilmente saturare la connessione.

Differentemente dai NAS, la velocità del trasferimento dei dati via cloud sarà totalmente basata sulla bontà e sulla velocità della connessione ad internet. Se siete dei fortunati possessori di connessioni veloci via fibra, parlo di Gigabit o quantitativi importanti di Megabit, riuscirete ad avere prestazioni eccellenti che potrebbero anche consentire lo streaming in tempo reale di video in alta risoluzione. Se, come la grandissima parte degli utenti italiani, vi ritrovati fra le mani una connessione non particolarmente veloci vi ritroverete con velocità di trasferimento castrate, soprattutto in termini di upload.

A livello di prestazioni il cloud risulta più adatto alla condivisione di file di piccole e medie dimensioni, i NAS adatti allo storage di file di dimensioni importanti.

Sicurezza e affidabilità

crittografia su nas e cloud

Relativamente alla sicurezza ci troviamo di fronte ad un bivio: vogliamo essere noi ad detenere i nostri dati o siamo disposti ad affidarli a terze parti? Nella risposta a questa domanda si nasconde uno dei punti fondamentali nella scelta fra nas e cloud. Tralasciamo volutamente il capitolo crittografia visto l'eccellente livello di sicurezza raggiunto da entrambi.

Utilizzando i servizi cloud possiamo contare su alti livelli di sicurezza, backup automatici ridondanti eseguiti su più server farm sparse per il mondo e la quasi assoluta impossibilità di perdere i nostri dati.

Optando per un NAS passa in mano nostra la totale gestione hardware e sta a noi prenderci cura del sistema, della ridondanza dei dati con sistemi RAID o backup su sistemi alternativi e, più in generale, di tutta la sicurezza ed integrità dei componenti. Oltre a questo si aggiunge la possibilità di andare incontro ad incidenti, rotture, furti ed incendi, che sono sempre fattori da tenere in considerazione.

A livello di sicurezza dei dati siamo su ottimi standard per entrambe le piattaforme, sia cloud che NAS utilizzano elevati livelli di cifratura che rendono praticamente impossibile riuscire a rubare i dati. La riservatezza dei dati passa molto dalla loro disponibilità online e dalle possibilità di accesso da device diversi, qui entrano in gioco altri fattori come l’autenticazione a due fattori, praticamente obbligatoria per il cloud ma poco diffusa nei sistemi con NAS che spesso si limitano ad username e password per l’accesso ai dati. Un NAS però potrebbe essere disponibile solo all’interno della propria rete, quindi senza un accesso online, e questo ne aumenterebbe enormemente i livelli di sicurezza.

Prezzo e tagli di memoria

I cloud partono da tagli di memoria dell’ordine di qualche GB ed arrivano a svariati TB, un NAS ha senso di esistere solo per grandi dimensioni e quindi i due prodotti rientrano in fasce di archiviazione diverse.

Andando però a fare un paragone a livello di prezzo ci troviamo di fronte a due logiche totalmente differenti con i cloud basati su canoni mensili, o annuali, che si scontrano con gli acquisti una tantum dei NAS.

Prendiamo ad esempio l’unita da 2 TB. Un NAS come l’Asustor 2 costa circa 170 euro al quale dobbiamo aggiungere il costo di 2 dischi da 2 TB da circa 65 euro (facciamo due per sicurezza, ma potremmo accontentarci di uno) per un totale di circa 300 euro. 

L’abbonamento annuale da 2 TB ha, invece, i seguenti prezzi:

  • Dropbox 119,88 euro all’anno
  • Google Drive 99,99 euro all’anno
  • iCloud 119,88 euro all’anno

Viene quindi spontaneo capire che circa 3 anni di abbonamento ad un servizio cloud da 2 TB vanno a coprire l’intera spesa di un NAS che potrebbe durare potenzialmente molto più a lungo. Tralasciamo i costi dell’energia per l’alimentazione per evitare di finire in un discorso troppo noioso.

prezzi cloud google

Per il prezzo e la convenienza economica dipende tutto dalla quantità di spazio di cui necessitate, per piccole dimensioni, diciamo fino a 500 GB o 1 TB, resta più conveniente puntare sulla semplicità del cloud, chi, invece, necessità di moltissimo spazio a disposizione troverà i NAS proporzionalmente sempre più convenienti all’aumentare della memoria.

Conclusioni: scegliere la soluzione giusta

Scegliere fra i due sistemi di archiviazione e backup ci metti di fronte ad una lunga serie di domande e ad attente valutazioni da fare. Il cloud offre immediatezza, facilità d'uso, sicurezza e scalabilità, i NAS fanno di funzionalità, economicità e spazio di archiviazione i propri punti di forza.

Portando ad una semplificazione abbastanza estrema potremmo riassumere così:

  • un utente standard che ha la semplice necessità di fare il backup di foto e video e di tenere in ordine i proprio documenti dovrebbe senza dubbio puntare sul cloud.
  • un utente avanzato, un professionista, o una piccola azienda con la necessità di gestire grosse moli di dati e file di grosse dimensioni e di effettuare copie di backup di interi sistemi dovrebbe acquistare un NAS che gli permetterà di risparmiare, di avere moltissimo spazio a disposizione e prestazioni non legate alla connessione internet. In questo caso vi invitiamo a leggere la nostra guida ai migliori NAS del momento.

Esperienza personale

Asustor Drivestor 2 AS1102T recensione

Personalmente tendo ad effettuare poche copie di backup dei miei dati, faccio copie di sicurezza principalmente delle mie foto personali e dei miei video, ma tendo progressivamente ad eliminare tutto il materiale che non uso. In passato tendevo a conservare TB di dati con copie di ogni singola foto che trovate sul sito e copia di ogni video che trovate sul canale youtube, con l’aggiunta di tutto il girato. Ad un certo punto però mi sono reso conto che tutto quel materiale non mi era utile e sono quindi passato a copie di backup solamente di documenti personali, foto delle vacanze e video di mio figlio.

Per un grande periodo di tempo lo spazio di archiviazione di 15 GB offerto da Google One è risultato sufficiente e sono sempre riuscito a cavarmela in maniera gratuita. Dal 2020 sono passato ad un abbonamento da 100 GB che, se mantenuto in ordine con una pulizia mensile dei file, risulta sufficiente per contenere un enorme quantità di dati. A questo si è affiancato nel tempo anche iCloud+ da 50 GB che mi permette di eseguire il backup del mio iPhone, ed anche quello di mia moglie, senza particolari problemi (con l'esclusione delle foto che finiscono su Google Foto).

All’inizio del 2022 ho voluto comunque provare il passaggio ad un sistema NAS con un Asustor da 2 TB (ottenuto in prova) come base per l’archiviazione ed il backup di foto e video che uso per lavoro per poterli sincronizzare facilmente fra i miei vari dispositivi ed averli sempre a disposizione. La gestione del NAS è risultata semplice e ben adeguata alle mie necessità, anche se lo spazio di 2 TB a disposizione è per me fin troppo ampio e quindi poco utile.

Dopo svariati mesi di utilizzo combinato dei due sistemi, ho optato per l’utilizzo esclusivo del cloud semplicemente per un fattore di comodità (Drive e Google Foto funzionano onestamente in maniera impeccabile) e di risparmio economico: Google One da 100 GB costa € 19,99 all’anno e iCloud da 50 GB 11,88 euro all’anno, quindi un totale di circa 30 euro annui per 150 GB di spazio.

Al momento la mia scelta di puntare sul cloud prevale dal punto di vista economico sull’acquisto di un NAS, non escludo però un passaggio fra qualche anno se le dimensioni dei miei dati dovessero aumentare considerevolmente.

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