Apple manterrà macOS sui propri computer per i prossimi 20 anni?

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macOS è un sistema ultra collaudato, che ha segnato gli ultimi decenni per quanto concerne i dispositivi Apple. In un settore che tende a muoversi a una velocità ultra-rapida come quello tecnologico, una durata di questo tipo non è da sottovalutare.

Se è vero che l’ecosistema Apple si è arricchito con iOS e iPadOS, rispettivamente per iPhone e iPad, macOS è rimasto un punto di riferimento per milioni di utenti. Le novità legate all’innovativo hardware proposto dal colosso di Cupertino hanno dato slancio al suo sistema operativo storico, preannunciando di fatto una carriera ancora piuttosto lunga. Nonostante ciò, è ovviamente lecito chiedersi cosa riserba il futuro per macOS.

macos big sur

macOS: adattarsi o scomparire

Nel momento in cui stiamo scrivendo questo articolo l’ultimo aggiornamento di questo OS, ovvero Big Sur, è un chiaro presagio del futuro, nonostante le numerose critiche che hanno accompagnato questo aggiornamento. Le novità che riguardano l’interfaccia utente infatti, sono state accompagnate da alcuni problemi come:

  • La difficoltà di identificare le voci di menu inattive;
  • L’incompatibilità della barra dei menu trasparente con determinati sfondi;
  • Il testo che supera la nuova forma della finestra di dialogo.

Nonostante ciò, si tratta di imperfezioni che verranno risolte facilmente dagli sviluppatori. Big Sur resta comunque in contatto con le origini del sistema operativo, pur mostrando una buona dose di innovazione. Apple infatti, con questa nuova versione del suo OS, cerca di mantenere lo stesso al passo con i più moderni sistemi operativi mobile.

Per molti anni, la più grande paura degli utenti Mac riguardava un eventuale accorpamento di macOS con iOS. Sebbene oggi questo timore sembri infondato, va detto che Mac e iPhone hanno un rapporto sempre più stretto: l’aggiunta di tecnologie come Mac Catalyst e app iOS native su macOS, ha avvicinato ancora di più questi due mondi.

Una storia in continuo sviluppo

Lo sviluppo di questo OS negli ultimi due decenni non dovrebbe essere sottovalutato, anche sotto il punto di vista hardware. Nel 2001, quando debuttò Mac OS X, il Mac era ancora in esecuzione su chip PowerPC, con la transizione Intel a mezzo decennio di distanza. Da allora, questa piattaforma non solo è sopravvissuta, ma è anche fiorita, dimostrando che il Mac è più della semplice somma delle sue parti.

Se c’è una cosa che assicura il posto di macOS nelle piattaforme Apple per il prossimo futuro, è che rimane la chiave di volta dell’intero ecosistema dell’azienda. Vale a dire, non c’è ancora altro modo per sviluppare app per iOS, iPadOS, tvOS, Apple Watch con qualcosa di diverso da macOS. Il che significa che il software per quasi tutti i prodotti Apple è ancora costruito su un Mac.

Ciò offre una garanzia piuttosto concreta agli utenti, anche sul lungo termine. Nonostante ciò, non è detto che in un lontano futuro iOS non possa diventare il sistema operativo di punta dell’azienda. A livello attuale però, costi e tempi di sviluppo richiederebbero anni e anni affinché iOS diventi la base di programmazione per gli sviluppatori Apple: di fatto, sembra che macOS sarà in voga ancora per un periodo molto lungo.

Come sarà il macOS di domani?

Con il posto di macOS assicurato almeno per il prossimo futuro, la grande domanda dei prossimi due decenni è come si evolverà esattamente la piattaforma. La speranza è che il suo ritmo di sviluppo mantenga la parità con le altre piattaforme più popolari dell’azienda, anche se finora sotto questo punto di vista vi è stata una certa irregolarità. Gli sviluppatori Apple infatti, sembrano aver avuto un occhio di riguardo solamente per iOS.

Nonostante ciò, la natura solida di macOS offre un ambiente di lavoro decisamente ambito da una vasta fetta d’utenza. D’altro canto, come ha affermato una volta il dirigente Apple Phil Schiller, questo sistema operativo è sì destinato a cambiare con il passare degli anni, ma rimane pur sempre il segno distintivo che rende il Mac diverso dagli altri computer. Tutto ciò a prescindere dall’hardware, dall’interfaccia utente e da qualunque cambiamento che, inevitabilmente, andrà a coinvolgere in futuro questa tipologia di dispositivi.

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