Meta ha reso noto di aver intensificato le sue misure per combattere i contenuti di spam su Facebook, un’iniziativa annunciata giovedì scorso. La compagnia sta attuando un severo giro di vite nei confronti degli account che cercano di manipolare l’algoritmo del social network utilizzando post lunghi e un numero eccessivo di hashtag. Questa azione si inserisce in un contesto più ampio di miglioramento della qualità dei contenuti su Facebook.
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Misure contro i contenuti fuorvianti
Il nuovo approccio di Meta prevede restrizioni significative per gli account che pubblicano contenuti ritenuti fuorvianti. In particolare, sono sotto osservazione gli utenti che associano didascalie completamente slegate dalle immagini condivise. Ad esempio, un post potrebbe mostrare un cane con una didascalia riguardante i “Top 10 #AIRPLANE Facts”, segnale di contenuti irrilevanti e connessioni inappropriate. Di fronte a tali violazioni, Meta ha dichiarato che le azioni appropriate prevederanno la limitazione della visibilità di tali contenuti solo ai follower dell’account in questione e l’impossibilità di monetizzare i post futuri.
Il problema dei post troppo lunghi e hashtag eccessivi
Meta ha messo in evidenza un altro aspetto problematico: i post che si dilungano e includono un numero eccessivo di hashtag, come “#VIRALCONTENT,” “#LIKEFORLIKE,” e “#BOOST,” che mirano a distorcere il normale funzionamento dell’algoritmo per ottenere maggiore visibilità. Questi comportamenti non solo danneggiano l’esperienza degli utenti, ma siliconano la vera interazione su piattaforme già affollate di contenuti non pertinenti.
Secondo l’azienda, i contenuti di spam ostacolano la possibilità per gli utenti di esprimere realmente le proprie opinioni e di farsi ascoltare, a prescindere dalla loro posizione. La politica di Meta è ora orientata a punire chi tenta di giocare con i meccanismi di distribuzione e monetizzazione, ripristinando un ambiente più sano e autentico.
Punto sul limite degli account spam
In aggiunta a queste misure, Meta ha ribadito che adotterà provvedimenti nei confronti dei profili che creano “centinaia di account per condividere gli stessi contenuti di spam”. Questi comportamenti mirano a guadagnare follower, incrementare le visualizzazioni o ottenere vantaggi ingiusti in termini di monetizzazione. Di conseguenza, gli utenti coinvolti saranno considerati non idonei a ricevere compensi per i loro contenuti.
In questo contesto, Meta sta testando un nuovo sistema che permetterà agli utenti di segnalare commenti ritenuti irrilevanti, cercando di coinvolgere attivamente la community nel miglioramento della qualità dei contenuti sulla piattaforma. La speranza è di costruire una rete sociale dove la comunicazione sia più diretta e i contenuti più significativi, a beneficio di tutti gli utenti.
Con queste nuove linee guida e politiche, Meta si propone di rafforzare la sua posizione su Facebook come piattaforma in grado di offrire esperienze migliori e più autentiche, abbattendo le barriere poste dai contenuti di bassa qualità e spam.