Come usare gli Airpods su smartphone Android

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Gli AirPods costituiscono un accessorio prezioso e molto utilizzato dai patiti della mela. Ma gli utenti di Android possono comunque avervi accesso? A primo impatto si risponderebbe di no, ma ora spunta un procedimento che si può attuare.

Parliamo di uno degli accessori Apple più gettonati, rientrano trae le cuffie wireless più apprezzate e utilizzate, che però si possono usare, per principio, su dispositivi della medesima casa madre. E gli utenti Android? Se questi ultimi vedevano deluse le proprie aspettative, ora potranno soddisfarsi anch'essi su tale accessorio. Vediamo, in altri termini, come rendere compatibili gli AirPods rispetto ad Android con un'apposita procedura.

In effetti, la caratteristica strettamente essenziale per il loro utilizzo, è disporre di un collegamento Bluetooth. Prima di iniziare il processo, attiviamo il Bluetooth. Andiamo quindi sulle Impostazioni del tablet o smartphone, dopodiché clicchiamo su Connessioni e attiviamo il Bluetooth.

Il collegamento degli AirPods con Android: le funzioni basilari

Apriamo la custodia degli AirPods e premiamo il tasto ubicato sul retro di essa. Teniamo premuto alcuni secondi, fino a che la lucina bianca ad intermittenza non si illumini. La lucina è l'indicatore di stato, grazie al quale l'accessorio verrà individuato dal device. In pratica, a questo punto visualizzeremo gli AirPods nell'elenco dei dispositivi Bluetooth disponibili.

Ora, dovremo solamente selezionare gli AirPods dall'elenco e il procedimento base è terminato. Nel senso che ora saremo già in grado di conversare attraverso di essi e ascoltare file sonori. Se a tal punto non riuscite, ci dev'essere un passaggio non attuato opportunamente, ma non scoraggiatevi! Basterà ripetere la procedura, piuttosto breve, prestando maggiore accortezza per i passaggi.

Vi è da precisare che non tutte le funzioni, per come si accennava, saranno così disponibili. Con il collegamento basilare infatti, si potrà avere accesso solamente a quelle che sono le funzioni basilari. Non si andrà oltre, a meno che non si disponga del software adatto.

In particolare si potrà: regolare il volume, rispondere alle telefonate e chiuderle. Inoltre, nell'ascolto audio di file, si può con un semplice tocco dare il via o lo stop alla riproduzione. Tra le funzioni extra, si potrà comunque attivare l'assistente vocale di Google. Basta pronunciare "Ok Google".

Come attivare tutte le funzioni avanzate

Si era parlato, al riguardo, di un supporto software adeguato. Ciò visto che la procedura hardware attiverà le funzioni basilari. In altri termini, potremo far affidamento su delle app di terze parti. Un'app completamente gratuita e interessante per la sua completezza è CAPod. Si tratta di un'applicazione open source che si può scaricare, anche da Google Play, e che una volta installata dispiega al meglio le proprie funzionalità.

Appena avviata l'app, essa eseguirà la scansione di eventuali periferiche collegate, e rileverà quindi i nostri AirPods. A collegamento realizzatom l'app rileverà altresì il livello di carica per ciascun auricolare, oltre che della custodia di ricarica. Allo stesso modo, il programma riscontrerà se ogni auricolare sia o meno collocato nell'orecchio.

Al programma, infine, risulterà anche se un file audio sia in corso di riproduzione, o se uno di essi stia svolgendo la funzione di microfono. Altre funzioni, quali l'audio spaziale personalizzato, o l'uso di Siri (assistenza vocale) non sono consentiti con questo programma, che si conferma comunque interessante, specie per la possibilità di controllo sui livelli di carica. È caratterizzato comunque da queste sole pecche.

Attivazione di funzionalità avanzate per mezzo di Assistant Trigger

Un'altra app degna di nota è Assistant Trigger. Essa è dotata di molteplici funzionalità, e consente di visualizzare anche in tal caso i livelli di carica di custodia e auricolari, ma non solamente. Grazie all'app, e mediante il doppio tocco su un auricolare, si può attivare Google Assistant.

Anche qui, inoltre, come nel caso precedente è attivo il rilevamento degli auricolari posizionati all'orecchio. Una particolarità dell'applicazione consiste nell'avviso di chiamata in arrivo mentre si sta ascoltando un file sonoro con gli AirPods. Le funzioni sono molteplici, ma per sbloccarle tutte, sarà necessario pagare una piccola somma, ovvero 2,19 euro. Ciò in seguito ad un download che è totalmente gratuito.

Le ulteriori alternative in termini di app di terze parti

Un'alternativa da segnalare è AirDroid, completamente gratis. Appena scaricata e installata, dovrà essere configurata. Nel dettaglio, servirà abilitare le autorizzazioni richieste dall'app per funzionare a pieno. Vi sono anche diverse impostazioni tra le quali scegliere, a seconda delle proprie preferenze.

La funzionalità che più contraddistingue quest'app è il popup automatico, il quale si attiva appena gli AirPods vengano collegati al dispositivo. Altra caratteristica peculiare, il rilevamento esclusivo dei propri AirPods, quelli collegati, e non anche di altri AirPods nelle vicinanze (cosa che generalmente avviene con altre app). Una problematica si riscontra solamente in tema di smartphone cinesi.

Gli stessi, come spiegato anche dagli sviluppatori di AirDroid, per molti modelli utilizzano un sistema Bluetooth Wi-Fi che differisce da quello standard. In determinati casi si sono pertanto segnalate delle incompatibilità. Ad ogni modo, la ditta sviluppatrice ha anche lasciato un recapito mail allo scopo d'indagare ulteriormente sul problema. Ogni utente che sia in possesso di un cellulare Xiaomi, Oppo, Huawei, Vivo, e su cui l'app non dovesse funzionare, può segnalare all'indirizzo contactus.airdroid@gmail.com. Gli esperti cercheranno di superare l'incompatibilità, laddove possibile, e trasmetteranno all'utente i passaggi necessari.

Un'app simile ad AirDroid è AirBattery. Anch'essa è dal download gratuito, anche se la totalità delle funzioni si sbloccano con il pagamento di 1,19 euro. Si può controllare, come sempre, il livello di carica, e l'applicazione si apre al collegarsi degli AirPods. Possibile far aprire un apposito popup che segnala lo stato d'utilizzo degli AirPods. Si possono poi personalizzare delle azioni, come quella del doppio tocco, cui far corrispondere un'altra azione.

L'unica nota dolente è che per farlo bisogna comunque disporre, oltre che dello smartphone Android, di un dispositivo Apple, compreso un Macbook. Tramite la connessione a tale dispositivo si potrà personalizzare l'azione in relazione all'effetto da creare. Successivamente, si potrà adoperare in totale autonomia la funzione modificata.

Una precisazione a parte, per tutte le app qui citate, riguarda lo stato della batteria. Esso viene trasmesso solamente ad intervalli del 10%, senza quindi una precisione all'unità. Ciò accade perché gli AirPods trasmettono dati ad Android, almeno di questo genere, piuttosto limitati.

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