3 problemi comuni con USB-C

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USB Type-C è una tecnologia che ci accompagnerà verso il futuro. Come accade spesso però, il progredire su strade mai percorse porta qualche problema nei primi tempi.

La maggior parte dei telefoni Android di ultima generazione utilizza USB-C e anche i nuovi laptop Apple utilizzano esclusivamente questa porta, ed è sempre più comune vedere almeno tale tecnologia sui nuovi PC. Ma non tutte le porte USB-C sono uguali e non tutti i cavi USB-C che è possibile acquistare funzionano allo stesso modo.

USB-C: una tecnologia innovativa e le sue insidie

Se hai una porta USB-C per la prima volta, vi sono alcune cose da tenere a mente. Buttarsi a capofitto in questa tecnologia così nuova infatti, può causare danni ai tuoi dispositivi. Guardiamo assieme quali sono le 3 accortezze più importanti per chi si avvicina per la prima volta a tale innovazione.

Basta un cavo sbagliato per poter rovinare il tuo device

Questa è la cosa più importante che i nuovi utenti USB-C devono conoscere. Nelle precedenti generazioni di USB, un cavo era valido per tutte le prese. Certo, se si collega un cavo USB 1 a una porta USB 2, potrebbe non funzionare (o non funzionare bene) ma questo era il peggior problema a cui si poteva andare incontro. La maggior parte delle persone non aveva bisogno di scegliere con particolare attenzione quali cavi comprare.

Questo non è il caso con USB-C, e ignorare questo potrebbe costare caro.

Il problema è specifico per i cavi con il vecchio connettore USB-A su un’estremità e il nuovo connettore USB-C su un altro (USB-A, se non lo sapevi, è la classica presa USB che usiamo da anni). I dispositivi USB-C, e i relativi cavi, supportano una ricarica più veloce rispetto all’USB-A. Ad esempio, se si collega un dispositivo USB-A (come un telefono cellulare) a una porta USB-C utilizzando uno di questi cavi, il telefono o il computer potrebbe ricevere troppa energia, finendo praticamente “fritto”.

Il problema è che può essere davvero difficile capire quali cavi sono buoni e quali no, a meno che non si stia acquistando da un fornitore affidabile che fornisce buone specifiche tecniche.

Risulta anche importante tenere presente che non tutti i cavi USB-C sono creati allo stesso modo, e spetta a te come consumatore assicurarsi che ciò che stai acquistando sia compatibile con il tuo dispositivo.

Non tutte le porte USB-C sono uguali

Con USB-A, le cose erano relativamente semplici: praticamente tutto ciò che potevi collegare funzionava. Non è esattamente così utilizzando USB-C è: adattatori e cavi potrebbero non funzionare, a seconda delle funzionalità offerte dal dispositivo.

Questa complessità e data da diverse alternative ideate per offrire funzionalità aggiuntive su alcuni dispositivi. Ci sono infatti un sacco di cose che una porta USB-C può offrire oltre allo stesso USB, e capire a quali dispositivi e adattatori funzionano con un dato cavo non è facile.

Si potrebbe sostenere che questa è una buona cosa, perché rende flessibile la porta USB-C. Per la maggior parte degli utenti, tuttavia, questo è solo fonte di confusione.

Adattatori o dock station?

La maggior parte delle persone ha collezionato cavi USB nel corso degli anni per cose come telefoni, hard disk, e-reader, stampanti e così via. Passare a USB-C significa che i cavi non saranno più utili.

Hai due opzioni. Il primo è quello di sostituire tutti i tuoi cavi con quelli USB-C. Questa è l’operazione più logica, ma significa potenzialmente sostituire un gran numero di cavi con conseguente confusione. La seconda opzione è acquistare un paio di semplici adattatori, ovvero i dongle, per eliminare ogni sorta di problemi.

In linea con quanto spiegato sopra però, non tutte le porte USB-C supportano gli stessi protocolli di visualizzazione, quindi devi acquistare degli adattatori compatibili con il tuo dispositivo.  E se porti con te il tuo laptop e lo colleghi a diversi tipi di display o proiettori? Dovrai fare un’ampia scorta di dongle… sicuramente un metodo poco pratico.

Esistono comunque alcuni gadget che possono migliorare la situazione, come delle docking station per USB-C. Si tratta di aggeggi piuttosto voluminosi, ma che consentono di poter gestire al meglio i cavi USB, soprattutto se ne hai davvero tanti da gestire.

La soluzione migliore per quasi tutti i cavi, inclusi i cavi USB-C, consiste nell’acquistare cavi AmazonBasics: non sono solo convenienti, ma mostrano chiaramente con quale tipo di USB sono compatibili (escludendo dunque errori e potenziali drammi).

Gli elenchi di cavi per la maggior parte dei produttori casuali di solito nascondono le informazioni e utilizzano parole chiave prive di significato e, inserirli nel proprio device, è un po’ come un terno al lotto.

 

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