La decisione di WhatsApp di comunicare la revisione dei termini sulla privacy ha comportato una reazione tutt’altro che positiva da parte degli utenti della storica piattaforma di messaggistica. Dopo aver informato i suoi 2 miliardi di utenti dell’aggiornamento dei termini e della politica sulla privacy, che costringerà tutti a condividere i dati con Facebook e con le società associate di terze parti, sembra che le conseguenze di questa scelta stiano portando Zuckerberg a ragionare un attimo sulle strategie da adottare.
Facebook, infatti, ha deciso di prorogare la scadenza del termine per l’accettazione dell’aggiornamento. Se prima la scadenza era prevista per l’8 febbraio, ora gli utenti di WhatsApp avranno tempo fino al 15 maggio, come rivelato dallo stesso colosso social nelle ultime ore.
Uno slittamento che viene ovviamente visto come un modo per prendere tempo, in attesa di capire come muoversi e sperare che nel frattempo il polverone si sia placato. Sono molti, infatti, gli utenti che hanno già scelto di abbandonare WhatsApp e di “accasarsi” con altre piattaforme di messaggistica che garantiscono una maggiore protezione dei dati: Telegram, ad esempio, che ha visto un incremento di 25 milioni di utenti in sole 72 ore, ma anche Signal, che ha visto crescere la sua platea di utenti di ben 7,5 milioni di unità dal 6 al 10 gennaio.
Insieme alla nuova scadenza, WhatsApp ha chiarito alcune delle informazioni sbagliate che erano cominciate a circolare dopo il suo annuncio iniziale. “L’aggiornamento include nuove opzioni che le persone avranno per inviare messaggi a un’azienda su WhatsApp e fornisce ulteriore trasparenza su come raccogliamo e utilizziamo i dati – fa sapere la piattaforma – Anche se oggi non tutti fanno acquisti con un’attività su WhatsApp, pensiamo che più persone sceglieranno di farlo nel prossimo futuro, ed è importante che le persone siano consapevoli di questi servizi. Questo aggiornamento non espande la nostra capacità di condividere dati con Facebook”.
Inoltre, Facebook ha annunciato che nelle prossime settimane cercherà di fornire chiarimenti ed evitare la disinformazione su come funzionano la privacy e la sicurezza su WhatsApp.