Sarà anche uno dei social preferiti da vip, calciatori & co., ma Twitter costa troppo. Ad esserne convinto è un approfondimento condotto da Barron’s, secondo cui la compagnia statunitense apparirebbe sopravvalutata nonostante la contrazione delle sue quotazioni alla Borsa statunitense (il valore è pressochè dimezzato rispetto ai massii toccati nello scorso dicembre).
Twitter: ombre sul futuro?
Una valutazione pesante e negativa, che pone cattiva luce sul futuro a breve e a medio termine di Twitter: Barron’s afferma infatti che la convenienza ad investire in Twitter è pressochè minima, e che – per giunta – le prospettive di crescita degli utenti sono meno ottimistiche del passato.
Per quanto concerne il solo mercato statunitense, gli utenti Twitter non riescono a superare quota 60 milioni di unità (attualmente sono intorno ai 57 milioni), nonostante gli sforzi compiuti dalla società per rendere maggiormente attraente il proprio servizio.
Insomma, per dirla con le parole di Barron’s, “la compagnia sembra essere lontana dalla redditività“. Non solo: come se non bastassero i giudizi tombali di cui sopra, Barron’s prevede ulteriori contrazioni delle quotazioni delle azioni di Twitter, che dai massimi di 74 dollari di dicembre, e dall’attuale valore di 39 dollari, potrebbero calare ulteriormente fino a 30 dollari.
Twitter, per il momento, non ha replicato alle dure valutazioni previsionali di Barron’s.
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