Il chief financial officer di Twitter, Mike Gupta, ha venduto oltre 2 milioni di dollari delle azioni detenute nella società al termine del periodo di lockup all’interno del quale era vietata la cessione a terzi del proprio pacchetto azionario.
Twitter: i manager iniziano a vendere le loro azioni
Secondo quanto afferma un comunicato diffuso dalla US Securities and Exchange Commission (l’equivalente della nostrsa Consob), Gupta avrebbe venduto 66.964 azioni al prezzo di 32,46 dollari per azione: una cessione avvenuta anche se attualmente le azioni Twitter sono vicine ai minimi storici, con il loro valore che si è pressochè dimezzato dall’inizio dell’anno ad oggi.
La decisione di Gupta viene dunque in maniera avversa rispetto a quanto era stato preannunciato dal chief executive officer Dick Costolo e dai co fondatori Evan Williams e Jack Dorsey, che avevano scelto di mantenere le proprie azioni come un chiaro segnale di fiducia in favore dei propri azionisti.
Nonostante le intenzioni dei top manager, l’emorragia di azioni dai portafogli dei dirigenti Twitter non sembra conoscere battute d’arresto. È della scorsa settimana, infatti, la vendita di 300 mila azioni, per 9,9 milioni di dollari, da parte del chief operating officer Ali Rowghani. Altri consiglieri hanno invece venduto i propri pacchetti nelle ultime ore.
Cosa vorrà dire? E’ possibile interpretarlo come un evidente segnale di mancanza di fiducia?