Taara: la nuova azienda che punta a rivoluzionare l’accesso a Internet nelle aree rurali

Taara, spin-off di Alphabet, utilizza tecnologia laser per migliorare la connettività globale, competendo con Starlink e affrontando sfide in 12 paesi. Innovazione e accessibilità al centro della sua missione.

Proveniente dal laboratorio di innovazione X di Alphabet, Taara emerge ora come un’entità indipendente nel settore delle telecomunicazioni. Utilizzando la tecnologia laser per la trasmissione di dati, l’azienda intende competere con Starlink di Elon Musk per migliorare la connettività nelle zone meno servite. I dettagli di questa evoluzione, insieme alle ambizioni future, offrono uno sguardo interessante sul potenziale di Taara nel panorama digitale globale.

La transizione verso l’indipendenza

L’uscita di Taara dall’incubatore X di Alphabet rappresenta una mossa strategica per il suo sviluppo e per l’espansione della sua tecnologia. Secondo quanto riportato dal Financial Times, Alphabet manterrà una partecipazione minoritaria nell’azienda, la quale ha anche ottenuto finanziamenti da Series X Capital. Con un team di circa due dozzine di dipendenti, Taara opera attualmente in ben 12 paesi, affrontando sfide che spaziano dalla connessione della capitale della Repubblica Democratica del Congo all’alleggerimento del sovraccarico della rete durante eventi affollati come il Coachella del 2024.

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Eric “Astro” Teller, figura di spicco presso X, ha dichiarato che molte delle tecnologie sviluppate beneficeranno di una maggiore flessibilità e velocità operativa al di fuori dell’ombrello di Alphabet. Grazie a questa scelta, Taara avrà accesso più diretto a capitali di mercato e investitori strategici, facilitando la sua espansione.

La tecnologia di Taara: un connubio di precisione e praticità

La tecnologia laser di Taara consiste nel trasmettere dati attraverso un fascio luminoso concentrato tra terminali delle dimensioni di un semaforo, con velocità di trasmissione che possono raggiungere i 20 gigabit al secondo su distanze fino a 20 chilometri. Questi terminali possono essere collocati su torri, risultando così più rapidi ed economici da installare rispetto alla posa di cavi in fibra ottica, particolarmente in ambienti difficili da raggiungere, come isole o terreni attraversati da fiumi. Recentemente, Taara ha anche annunciato lo sviluppo di un chip ridotto, programmato per essere lanciato nel 2026, ponendo le basi per una futura miniaturizzazione della tecnologia.

Questa innovazione differenzia Taara dalla strategia di Starlink, che fa affidamento su una rete di satelliti, consentendo all’azienda di posizionarsi come un’alternativa concreta per la connessione in zone rurali. Come affermato dal fondatore Mahesh Krishnaswamy, Taara è in grado di fornire un’ampiezza di banda sino a dieci, se non cento volte superiore rispetto a una tipica antenna Starlink, a costi considerevolmente più competitivi.

L’origine di Taara e l’evoluzione della sua tecnologia

La storia di Taara è intrinsecamente legata a un progetto precedente di Alphabet, Loon, concepito per diffondere dati tramite laser utilizzando palloni ad altissima quota. Sebbene questa iniziativa si sia rivelata impraticabile e sia stata chiusa nel 2021, le tecnologie sviluppate sono state riutilizzate. Le innovazioni di Loon hanno trovato nuova vita nei terminali di Taara, mentre altre applicazioni hanno preso forma in Aalyria, un’altra spinoff con l’obiettivo di coordinare reti satellitari e aeree.

Rispetto alla visione iniziale di Loon, Taara rappresenta un salto qualitativo nel cercare di affrontare le carenze di connettività nel mondo, rendendo l’accesso a Internet più democratico e alla portata di tutti, anche nelle aree più remote. Questa evoluzione della tecnologia non solo evidenzia l’ingegnosità degli sviluppatori di Taara, ma sottolinea anche l’importanza di continuare a innovare per connettere globalmente, eliminando le barriere geografiche e tecnologiche.

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