Si è conclusa con un ottimo successo la prima edizione di Wearable Tech Torino, il 20 e 21 novembre al Lingotto Fiere a Torino. La prima fiera tutta dedicata ai dispositivi wearable ha potuto contare su 26 aziende che hanno partecipato e circa 6 mila iscritti nei due giorni, non male essendo per l’appunto una prima edizione che ha confermato come i dispositivi indossabili siano sempre più ricercati tra gli utenti e sul mercato.
Tra i partecipanti anche esperti della Microsoft, una delle aziende che si sta aprendo sempre di più ai dispositivi di questo genere, che si tratti di realtà virtuale, fitness ma anche altro.
Tutte le novità della fiera
La fiera ha voluto offrire un quadro il più completo possibile sui dispositivi wearable attualmente disponibili, in alcuni casi anche su prototipi. In particolare, da segnalare un progetto per arginare il più possibile i problemi legati alle aggressioni sulle donne, con un dispositivo che, combinando algoritmi, biosensori e un’applicazione, senza la necessità di premere nulla, rileva il pericolo e interviene in situazioni come appunto aggressioni, rapine o incidenti.
Ampio spazio è stato dato al fitness, ad esempio con un dispositivo dotato di webcam che consente di seguire un allenamento con esperti a distanza, o ancora una sorta di computer portatile che, oltre a svolgere le funzioni di un pc controlla molte periferiche e anche gli elettrodomestici di casa o un tessuto in fibra ottica, luminescente, da applicare a tessuti e altre superfici della casa.
Come detto si è trattato di una prima edizione e sicuramente buona è l’idea di non limitare i dispositivi wearable a settori come il divertimento, i giochi o il tempo libero, ma pensarli anche per la sicurezza, come nel caso della violenza sulle donne. Archiviata quest’esperienza, resta ora da vedere quante aziende, tra cui anche Microsoft, in un futuro più o meno vicino sforneranno dei nuovi dispositivi wearable.