Space Age: A Cosmic Adventure – Recensione

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Dagli autori del colorato e ottimamente accolto da pubblico e critica “The Incident”, giunge sui nostri schermi un’avventura altrettanto avvincente basata sul modello “point and click” del passato.

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Space Age: A Cosmic Adventure, nuova fantascienza in chiave retrò

Era il 2010 quando il duo indie Big Bucket Software permetteva, ad una release estiva piuttosto sgargiante e dinamica, The Incident, di debuttare sugli schermi di iOS, un punta e clicca in grado di mostrare in primo piano gli aspetti più astrusi e bizzarri relativi al genere, portandoci nei panni del classico “average Joe” che si ritrova investito dell’incombenza di salvare il proprio paese da un’inspiegata serie di oggetti cadenti dallo spazio. Space Age: A Cosmic Adventure segna lo spartiacque tra le ambizioni passate di portare i propri protagonisti letteralmente tra le stelle ed il nuovo tentativo per iOS di portare un’avventura grafica stile arcade retrò basandosi sui cliché della fantascienza, tra viaggi e creature distanti, senza per questo stancare eccessivamente.

L’avventura proposta dai due developer di Space Age: A Cosmic Adventure è indubbiamente ispirata alla tradizione dei platform made in Sierra e LucasArts, tra i massimi pionieri del genere, prima di finire in secondo piano a causa di gameplay generalmente più apprezzati, senza però esser tralasciati dai gamer più radicati alle origini del gioco. Sfruttando grafiche in linea con i tempi, con cromatismi azzeccati e mai agghiaccianti, come spesso accade nelle sci-fi adventures sopra le righe, e soprattutto infarcendo i dialoghi a schermo con una dose di ironia che potremmo definire simile a quella di un altro classico dell’epoca, Beneath A Steel Sky, Space Age implementa una strategia tipica dei giochi a tema bellico, una sorta di Fog Of War che ci consentirà di sbloccare la visuale di oggetti e sezioni nascoste solamente avanzando con la giusta dose di coraggio.

Gameplay old school per un successo garantito

L’idea sopra menzionata, che sembra voler portare avanti la tradizione della strategia in real time, aiuta il giocatore a sentirsi positivamente stimolato dalla trama, infondendo la giusta dose di strategia e ponderazione delle proprie mosse al gioco, essendo ambientato in sperdute lande aliene su cui nessuno, prima di noi, ha messo piede. La trama è un ulteriore elemento che gioca a favore del fatto di essere un classico moderno in stile old school: in un 1976 parallelo atterreremo su Kepler-16, al fine di categorizzare nuove forme di vita e minare del Nucleum, minerale dalla grandiosa valenza per gli esseri umani. I capitoli inerenti la trama, complessivamente 14, scorrono rapidamente all’insegna di flashback e citazionismo mai scomodo, mentre difenderemo le nostre strutture dagli attacchi nemici o, al contrario, affronteremo apertamente intere orde di scomodi intrusi spaziali. Le situazioni proposte non sono eccessivamente complesse, il che è una pecca per un titolo del genere; tuttavia il pathfinding non propriamente eccelso può comportare qualche difficoltà in più per i giocatori con minor senso dell’orientamento strategico. Nel complesso, Space Age si mantiene su livelli più che buoni per un titolo mobile iOS, perciò, essendo coronato da una colonna sonora adeguata ed effetti grafici effetto “nostalgia”, è impossibile non suggerirne il download da App Store. Voto Finale: 8,5

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