Un team di ricercatori americano sta lavorando su SnorkFi, ovvero sulla connettività Wi-Fi subacquea.
Come iniziare a portare la tecnologia e le connessione sotto il livello dell’acqua? La riposta la offre un gruppo di ricercatori dell’Università di Buffalo, che senza la paura di inzupparsi e di passare giornate sott’acqua, ha iniziato a lavorare su una nuova tecnologia chiamato SnorkFi che permette di inviare segnali sotto acqua a computer portatili, smartphone, tablet e altri dispositivi.
Queste informazioni e questa tipologia di connessione potrebbero essere usate per monitorare gli tsunami e l’inquinamento, per aiutare l’esplorazione dei fondali marini e per la ricerca di gas e petrolio.
Il team ha già testato SnorkFi al lago Erie e sembrano pronti a portare il proprio progetto a Taiwan nei prossimi mesi.
Siete pronti a navigare dal fondo di una piscina grazie ad un WiFI subacqueo?