La prossima generazione di smartphone Galaxy S21 potrebbe abbandonare i display forniti da ”Samsung Display” a favore di OLED cinesi più economici, almeno per alcuni modelli della serie. A quanto pare le trattative tra la casa coreana e l‘azienda cinese BOE vanno avanti già da un po’ e pare che proprio in questi giorni Samsung abbia inviato una richiesta ufficiale di preventivo al produttore con sede a Pechino. I tempi della mossa coincidono con lo sviluppo dei prossimi flagship Samsung 2021 che potrebbero essere commercializzati come serie Galaxy S21 o Galaxy S30. Normalmente, infatti, le richieste di preventivi nel settore degli smartphone avvengono circa sei mesi prima delle prove di produzione.
Serie Galaxy S21 avrà display OLED forniti da BOE?
Fonti vicine alla società sostengono che Samsung intende fare affidamento su BOE solo per una parte della gamma Galaxy S21. Sebbene non sia chiaro se la lineup includerà ancora una volta tre modelli distinti, apparentemente non c’è alcuna possibilità che il successore del Galaxy S20 Ultra del prossimo anno possa presentare un display BOE.
Questo perché i pannelli OLED cinesi che Samsung vuole ordinare non sono destinati a supportare frequenze di aggiornamento di 120Hz, una caratteristica chiave dell’attuale generazione di punta Samsung. A questo punto in molti si chiedono se il modello base del Galaxy S21 (o Galaxy S30) potrebbe perdere la frequenza di aggiornamento di 120Hz. Un dettaglio questo che molti utenti Samsung non vedono di buon occhio.
La richiesta di preventivo inviata a BOE riguarda smartphone con frequenza di aggiornamento a 90Hz, mentre una richiesta di quotazione per i pannelli 120Hz e 60Hz è stata inviata anche a Samsung Display. Affidarsi per una parte dei suoi modelli della serie Galaxy S21 al fornitore BOE è quasi certamente una scelta fatta per cercare di ridurre i costi di produzione dei prodotti di nuova generazione. Cosa che Samsung ora ritiene indispensabile a causa dell’attuale instabilità del mercato.