Schermi TV: dopo i LED e gli OLED, gli arrotolabili!

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18 pollici, tecnologia OLED, risoluzione da 1200 X 810 pixel, un tubo di 6 cm di diametro, ebbene sì, stiamo parlando del nuovo televisore, targato LG, dallo schermo arrotolabile.

Probabilmente difficile da immaginare, certamente strabiliante da udire, la notizia rilasciata direttamente dalla casa sudcoreana giunge come un fulmine a ciel sereno, pronta a stravolgere il mondo delle nuove tecnologie, attraverso un’innovazione degna dei migliori film di fantascienza.

Ad ogni modo, l’ormai ex Lucky Goldstar ha deciso di iniziare la propria rivoluzione da un settore (quello delle TV) che ormai ha sempre meno da dire e da dare, ma che, grazie anche ai nuovi schermi OLED, potrebbe se non altro aver ancora molto da far vedere.
Da questa base di partenza poi non sarà certo difficile per l’azienda asiatica trasferire tale tecnologia su altre piattaforme, in modo da poter usufruire di schermi “rollable” anche sui propri smartphone, tablet e computer vari.

La domanda però a questo punto sorge spontanea: quale può essere l’utilità di un’innovazione del genere? Sicuramente un quesito di questo tipo è più che lecito, in quanto effettivamente si riesce con difficoltà a trovare un riscontro pratico di tale tecnologia nella vita quotidiana (non vi nascondo infatti che non ritengo necessario essere equipaggiato di schermi TV quando esco di casa), ma sicuramente riportandola in altri ambiti, situazioni o settori, essa potrebbe risultare molto utile.

Pensando, ad esempio, all’industria dei cellulari, l’impatto che gli schermi “rollable” potrebbero avere in un campo del genere è di facile intuizione; da qualche tempo infatti, per dare spazio all’alta definizione e a risoluzioni sempre maggiori, gli smartphone stanno assumendo dimensioni spropositate, fino a risultare in alcuni casi neppure tascabili. Ecco quindi che in questa situazione giunge in nostro soccorso l’innovazione targata LG, che ci permetterà con un semplice gesto della mano di arrotolare il proprio cellulare e inserirlo comodamente nelle proprie tasche.

E, così come abbiamo visto per il settore mobile, può accadere per l’ambito aerospaziale, dove guadagnare spazio non è di certo un fattore trascurabile, specialmente nella vita al di fuori dell’atmosfera terrestre. Per non parlare del mondo delle comunicazioni e di tantissimi altri campi che non sto adesso ad elencare, probabilmente però parlare di queste applicazioni è ancora prematuro…

Se c’è infatti una cosa che l’industria delle nuove tecnologie ci ha insegnato è che dall’annuncio alla messa sul mercato di un prodotto di tempo ne passa, tempo che noi trascorreremo con impazienza, fantasticando ancora su come potrebbe essere il mondo con qualche schermo arrotolabile in più.

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